Addio maratone a tavola Ci salverà lo stile cocktail

Orari più umani e buffet agili per le cerimonie: cala il numero degli invitati . I consigli di due wedding planner che anticipano usi, colori e tendenze

Addio maratone a tavola  Ci salverà lo stile cocktail

Addio maratone a tavola Ci salverà lo stile cocktail

Il bouquet nei toni del magenta (il colore del 2023 secondo il Pantone Color Institute) e i ‘food truck’, furgoncini che preparano e servono street food, al posto della classica cena da seduti. Sono le wedding planner Giulia Ponseggi e Veronica Montanari – creatrici del duo romagnolo Archievents, attualmente il più richiesto per l’organizzazione di feste nuziali tra Rimini e Riccione – a tracciare una panoramica di ciò che di nuovo vedremo nei matrimoni dei prossimi mesi, a partire dall’allestimento fino alle scelte musicali da abbinare ai vari momenti della serata. Perché nell’epoca dei social network – e delle recensioni, spesso spietate, sul web - nulla può essere lasciato al caso.

Cominciamo dai colori, allora: è vero che si osa molto di più? "Se, per l’abito della sposa, si preferisce rimanere fedeli alla tradizione, prediligendo le varie tonalità di bianco (dal panna fino al cipria), nei bouquet e nell’allestimento si osano anche colori più lontani dalla tradizione, come il magenta, il blu elettrico o l’arancio".

Cambia la fascia oraria, soprattutto in estate: in effetti, un matrimonio alle 4 del pomeriggio del 30 luglio era una prova di coraggio non da poco.

"Prevale l’esigenza di spostare sia il rito che la festa verso le ore serali, vuoi per motivi di lavoro – ci si sposa prevalentemente di venerdì e sabato, non tutti gli invitati possono garantire la propria presenza fin dalle prime ore pomeridiane – vuoi per l’effetto climate change. La scorsa estate abbiamo incontrato enormi difficoltà nell’allestire matrimoni pomeridiani e spesso siamo state costrette a posticiparli di qualche ora, anche con pochi giorni di preavviso".

A proposito di matrimoni notturni, quali sono le tendenze dominanti per cena e dopocena?

"Dimentichiamo la cena da seduti, che poteva durare 3 o 4 ore e spesso generava momenti di imbarazzo tra invitati costretti a stare allo stesso tavolo senza conoscersi o, ancora peggio, senza nutrire simpatie reciproche. Si sta affermando il matrimonio in stile cocktail, decisamente più informale: i vantaggi sono numerosi, ma attenzione, il prezzo è in qualche caso superiore a quello della cena a più portate".

In che senso?

"È un buffet più ricco, che prevede non di rado isole a tema (l’angolo romagnolo, ad esempio, o quello del cibo etnico, o i furgoncini che preparano cibo al momento, etc) e show cooking. Gli invitati sono liberi di mangiare ciò che vogliono: un dettaglio da non trascurare, in presenza di varie intolleranze e di persone che seguono regimi alimentari particolari. Grazie alle monoporzioni, inoltre, si evitano il più possibile gli sprechi e ciascuno mangia solo ciò che desidera".

Non si rischia di creare lo spiacevole effetto ‘coda da buffet’?

"No, se il catering è di qualità e rigorosamente formato per eventi di questo genere".

Siamo a Rimini: si vedranno ancora matrimoni in spiaggia?

"Solo se a pronunziare il ‘sì’ sono turisti – in particolare stranieri – innamorati della Riviera. In tutti gli altri casi, si preferisce l’entroterra, soprattutto per una questione di privacy: se gli stranieri sono divertiti dal ritrovarsi in foto i curiosi in costume da bagno, gli italiani desiderano per lo più un evento esclusivo ed elegante".

Maddalena De Franchis