Adunata Alpini 2022, Rimini invasa: "È come Ferragosto"

Adunata nazionale, da giovedì 200mila persone. Il sindaco Sadegholvaad: "Hotel pieni da Cervia a Cattolica"

L'Adunata nazionale degli Alpini del 2022 è a Rimini

L'Adunata nazionale degli Alpini del 2022 è a Rimini

Rimini, 4 maggio 2022 - I militari passeggiano per le vie del centro. Si guardano intorno. Danno l’idea di apprezzare ciò che stanno vedendo, forse per la prima volta: la Rimini città d’arte che magari non ha la stessa fama della Rimini città di mare e che è lì, accogliente. In piazza Malatesta, in quella porzione di centro storico consacrata a Fellini, c’è una penna gigante: è l’Espressione alpina, opera realizzata dall’artista Paolo Barichello – che naturalmente è lui stesso un alpino – e che è il simbolo delle penne nere. I tricolori sventolano in piazza Cavour, la piazza del municipio e del teatro Galli. Si respira l’aria dell’attesa per il grande evento.

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Tale sarà, nelle premesse e nei numeri, la 93esima Adunata degli alpini in programma a Rimini da domani a domenica. È qualcosa di speciale per il momento in cui si svolge, dopo oltre due anni di pandemia, ma anche perché è la prima da queste parti. Un’adunata (anche) sul mare. Insolita, unica.

La città – e non solo, visto che anche San Marino è toccata dagli eventi – è in trepidante attesa. C’è addirittura un negozio a tema, tutto dedicato alle penne nere: ci sono la divisa, il cappellino, le magliette e tanto altro. Altri espongono il cartello ‘Alpino, qui sei il benvenuto’, preparandosi a quell’invasione pacifica che di fatto è già cominciata. È atteso lo sbarco di oltre 200mila persone, di cui 90mila alpini, con un indotto diretto e indiretto stimato in 145 milioni di euro. Diversi gli eventi in programma per celebrare il 150esimo anniversario dalla nascita del Corpo, dal lancio dei paracadutisti allo stadio domani al gran corteo di chiusura domenica. Un’invasione che ha portato gli albergatori – a proposito, negli hotel si va verso il tutto esaurito – a rivolgere un inconsueto invito ai clienti non legati all’evento: "Non venite in città, ci sarà troppo traffico".

Rimini è suddivisa in due zone, la rossa che scatterà dalla mezzanotte di sabato per la sfilata e l’arancione che è un’area di pre-filtraggio. C’è un gigantesco bagno di folla che sta invadendo la capitale della Riviera romagnola: folle cariche di memorie, generosità e storico senso di appartenenza. Le misure di sicurezza sono imponenti, i treni stracolmi, il rischio di ingorghi sulle strade è concreto e il centro storico del capoluogo è transennato. "È come un Ferragosto anticipato – le parole del sindaco di Rimini, Jamil Sadegholvaad – con prenotazioni negli alberghi da Cervia a Cattolica". Anche lo sport è stato coinvolto: il Rimini calcio, che giocherà domenica una partita decisiva per il proprio campionato, ha rischiato di dover traslocare perché in zona stadio è stato allestitito il quartier generale dell’organizzazione. Poi è stata trovata una soluzione di buonsenso: il Rimini giocherà un’ora dopo, alle 17 e non alle 16, e lo stesso faranno tutte le altre squadre del campionato.

Gli organizzatori di questa 93esima Adunata, intanto, fanno di tutto per sottolineare il ruolo centrale degli alpini nelle "missioni di pace" in Italia e all’estero negli ultimi decenni. Ne parlano con enfasi coloro che, giovani e meno giovani, iniziano a radunarsi nei campi di tende allestiti in città assieme alle immancabili mense e cucine da campo. I passanti si fermano a guardare la grande penna di piazza Malatesta e c’è chi si chiede perché gli alpini abbiano scelto proprio Rimini. La risposta dai vertici dell’Associazione nazionale alpini è stata chiara: c’è tutto ciò che serve, a partire da spazi e strutture ricettive adeguati. Sembra essersi creato un rapporto speciale, stretto, tra la capitale della Riviera romagnola e gli alpini. Come se fosse nata un’amicizia. Rimini e gli alpini, amici di penna.