Adunata Alpini 2022 Rimini, l'orgoglio delle Penne nere: "Di nuovo assieme dopo due anni"

Il presidente l’Associazione nazionale degli alpini, Sebastiano Favero: "Sarà un evento particolare. Si festeggia il 150° anniversario dalla formazione del Corpo e il 100° della sezione Bolognese-Romagnola"

Un gruppo di alpini già a Rimini

Un gruppo di alpini già a Rimini

Rimini, 5 maggio 2022 - "Auguro buona Adunata a Rimini e San Marino, che ringrazio per la straordinaria accoglienza: viva l’Italia e viva gli alpini". E’ il festoso augurio del presidente dell’Ana, l’Associazione nazionale delle penne nere, Sebastiano Favero.

Ma che c’azzeccano Rimini e San Marino con gli alpini? "Abbiamo alpini anche a ’quota zero’: è la prima volta in cent’anni che teniamo un’Adunata nazionale a Rimini, e nella Repubblica di San Marino, scelte da un’apposita commissione, formata da 24 componenti, rispetto ad altre tre città candidate ’finaliste’, ma ne abbiamo già fatte in città di mare, Catania, l’ultima in ordine di tempo, Genova, Pescara, Trieste, dove è andata benissimo. E Venezia. Dove purtroppo erano tante le difficoltà logistiche, come si può immaginare".

Un’Adunata, quella al via, che si è fatta... attendere. "Non era mai successo, dal Dopoguerra di avere due anni di rinvii consecutivi. Tengo a sottolineare che quello che ci apprestiamo a vivere sarà un evento assolutamente particolare, che unisce due appuntamenti molto importanti: il 150° anniversario dalla formazione del Corpo degli Alpini e il 100° compleanno della sezione Bolognese-Romagnola".

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Le stime parlano di 200mila persone, per 500mila presenze turistiche. Conferma? "La sensazione è che i numeri sarannno ancora più rilevanti".

Sta filando tutto liscio è restano inghippi da risolvere? "Fino all’ultimo ci sono stati dei piccoli intoppi, poi sistemati. La situazione è sotto controllo. Ho un’unica preoccupazione".

Quale? "Da qualche anno, e su questo c’è un confronto aperto con le forze dell’ordine, purtroppo specialmente venerdì e sabato sera assistiamo a intrusioni da parte dei gruppi di giovani".

Intrusioni di che tipo? "Diciamo che approfittano della città aperta per l’Adunata per creare elementi di disturbo".

Parliamo di atti vandalici? "Soprattutto di feste sguaiate, giovani che non rispettano alcuna regola. Ad esempio, abbiamo scoperto che all’Adunata di Treviso nel 2017 un pullman era partito da Genova, con decine di ragazzi che si sono scatenati in maniera incontrollata, con il cappello da alpino sulla testa".

Insomma, degli ’infiltrati’. "Abbiamo segnalato il fenomeno alle forze dell’ordine. E abbiamo eliminato un altro fenomeno, questo nostro interno".

Ovvero? "Quello dei ’trabiccoli’. Mezzi meccanizzati, tipo sfilata carnevalesca, trattori con botte di vino dietro".

Niente di male, o no? "No, ma non dava una corretta immagine di noi alpini".