Addio russi: gli ultimi voli al ‘Fellini’. In pista atterrano le querele tra le cordate

Ricorsi e accuse contro Air Riminum, la società che ha vinto il bando

Rimini, l'ultimo volo dalla Russia (foto Petrangeli)

Rimini, l'ultimo volo dalla Russia (foto Petrangeli)

Rimini, 30 ottobre 2014 - Dasvidania Rimini... L’ultimo carico di russi in Riviera l’ha portato ieri a mezzogiorno la compagnia Transaero, in un ‘Fellini’ dove tira già aria di smobilitazione. Facce sorridenti tra i turisti, che nemmeno conoscono la situazione dell’aeroporto. Volti molto meno sorridenti tra i dipendenti del ‘Fellini’, che da sabato resteranno in casa in attesa che lo scalo riapra, si spera, il più presto possibile. Coi tre voli di ieri dalla Russia, e i due cargo attesi tra oggi e domani, si chiude così l’attività dell’aeroporto.

Da sabato la maggior parte dei turisti russi sbarcherà ad Ancona, mentre una parte arriverà a Bologna. Per ora continueranno ad alloggiare a Rimini, ma Ancona punta a scippare non solo i voli, ma pure il resto. «Non vogliamo solo farli atterrare qui: le Marche hanno le potenzialità per diventare una destinazione turistica importante per il mercato russo», conferma Giovanni Belluzzi, il presidente di Aerdorica, la società che gestisce lo scalo marchigiano. Forte «dei contratti già firmati», che nei prossimi mesi vedranno sbarcare ad Ancona 15 voli settimanali. 

Intanto, la pista del ‘Fellini’ si svuota di aerei e si riempie di avvocati. Se Novaport, una delle cordate uscite sconfitte dal bando di gara per la gestione dello scalo, ha già annunciato di voler fare ricorso contro Enac per aver deciso di assegnare ad Air Riminum il ‘Fellini’, altrettanto è pronto a fare il Consorzio per lo sviluppo dell’aeroporto. Che lancia pesantissime accuse ad Air Riminum e a Enac. La cordata vincitrice viene definita «un gruppo di personaggi al di sotto di ogni sospetto» e con un presidente «prestanome». E ancora: «L’offerta presentata da Air Riminum risultava priva di una copertura fidejussoria valida. Non solo: mancava l’attestato del sopralluogo allo scalo, che era obbligatorio, e che sembra sia stato effettuato il giorno stesso della scadenza del bando da Riccardo Fabbri, già capo di gabinetto della Provincia».

Il Consorzio, che si prepara al ricorso, «segnalerà nei prossimi giorni a Enac alcune importanti criticità sull’intera procedura di gara». Dura la reazione di Air Riminum, che ha deciso di querelare il Consorzio per «le illazioni infondate e diffamatorie». In particolare, «il nostro amministratore (Leonardo Corbucci) ha operato per anni per società internazionali, e ricopre da tempo ruoli in cda di società quotate. Quante a presunte irregolarità sulla fidejussione, non sussisteva alcun vizio: era pienamente sottoscritta e regolarmente prodotta. Per quel che riguarda Fabbri, non ricopriva più alcuna carica istituzionale al momento del sopralluogo».