Dopo la chiusura, altra grana per l'aeroporto: la Carige rivuole 1,2 milioni

La banca chiede indietro la somma dal Comune di Riccione: è il prestito fatto ad Aeradria nel 2009 su cui ha garantito l'ex sindaco Massimo Pironi

L’aeroporto Fellini

L’aeroporto Fellini

Rimini, 24 ottobre 2014 - Un'altra grana si abbatte sullo scalo Fellini di Rimini. La Banca Carige Italia vuole infatti indietro 1,2 milioni di euro dal Comune di Riccione, il prestito fatto ad Aeradria nel 2009 su cui ha garantito l'ex sindaco Massimo Pironi. Ma il Comune della Perla verde non ne vuol sentir parlare. Si tratta, attacca in una nota il primo cittadino Renata Tosi, di "un paradosso che naturalmente respingiamo e a cui non intendiamo dare alcun esito, mentre ci apprestiamo piuttosto a dare mandato ai nostri uffici legali di procedere con ogni azione o procedura a tutela degli interessi e dell'immagine della nostra citta'".

Insomma deve essere stata grande la sorpresa quando questa mattina in Comune, ricostruisce una nota, e' giunta da parte della banca "un'istanza di riconoscimento del debito fuori bilancio per adempiere cosi' alla garanzia, prestata a favore di Aeradria, per 1,2 milioni di euro con lettera di patronage sottoscritta dall'ex sindaco Massimo Pironi". Carige vuole che "il debito venga riconosciuto entro 30 giorni per evitare di dar corso alle azioni di tutela". Occorre risalire al 2009 quando Pironi firma una lettera di patronage a garanzia di un finanziamento di 1,5 milioni di euro che la Carige aveva concesso ad Aeradria il 30 novembre. La societa' dichiarata fallita, prosegue la nota, "non ha tenuto fede alle obbligazioni e non ha restituito nemmeno una rata del finanziamento".

Cosi' il 30 aprile scorso l'istituto di credito richiedeva al Comune di Riccione di "farsi carico della garanzia". La risposta della nuova amministrazione e' stata "picche", dato che il consiglio comunale non si era espresso in merito. Oggi si apre pero' "un nuovo capitolo" con Carige che torna alla carica, affermando che, sottolinea Tosi, "dobbiamo farci carico di questa garanzia perche' la lettera di patronage firmata da Pironi avrebbe portato dei benefici alla citta'". Per l'appunto "un paradosso".