Sono cominciate le indagini da parte della Digos sui vandalismi alla chiesa Collegiata. Gli uomini della polizia hanno iniziato a raccogliere le prime informazioni e hanno fatto un sopralluogo. Nel frattempo gli allacci elettrici che erano stati danneggiati dai vandali, la settimana scorsa, sono stati ripristinati. "I lavori procedono – sottolinea l’architetto Mauro Ioli, progettista e direttore dell’intervento di restauro della chiesa – con tutte le attenzioni del caso". L’impresa impegnata nei lavori alla Collegiata non ha ancora quantificato con precisione i danni subiti nell’agguato, ma si parla di diverse migliaia di euro. La preoccupazione è che dietro agli attacchi al cantiere ci sia qualcuno contrario ai lavori, come hanno sottolineato i parroci don Giuseppe Bilancioni e don Davide Arcangeli. Quello avvenuto nella notte tra il 3 e il 4 ottobre non è stato infatti il primo episodio. Tornando all’andamento dei lavori, la Soprintendenza ha autorizzato il restauro, la pulizia e la ricollocazione delle 5 campane nella cella campanaria della Collegiata.
Il cantiere in corso alla Collegiata deve fare anche i conti con la situazione nella soprastante via Pio Massani. Qui infatti, dopo la scoperta (nei mesi scorsi) di lesioni e crepe in alcune abitazioni nonché dell’allargamento di una crepa sulla mura storica dello Sferisterio, il Comune d’intesa con l’Agenzia regionale della protezione civile ha deciso di avviare un’approfondita indagine, anche con georadar. Nei giorni dell’alluvione poi era crollato a terra un grosso pino in via Massani, che ha spinto a fare ulteriori accertamenti anche sulla situazione degli altri alberi. Durante i lavori di rimozione della ceppaia del pino caduto a terra i tecnici hanno rinvenuto una buca di grosse dimensioni sotto le radici. Per questo si faranno indagini sia nell’area in cui si è rinvenuta la cavità, sia su via Pio Massani, sia nei cortili delle abitazioni private adiacenti alla strada.