Agosto, la ripresa non si vede: "Camere libere e soggiorni ridotti"

Anche la seconda metà del mese non regala sorrisi, mentre migliorano le previsioni per settembre. Montanari: "La clientela italiana fatica, si presenta con budget fissi per la vacanza e non può sforare".

Agosto, la ripresa non si vede: "Camere libere e soggiorni ridotti"

Anche la seconda metà del mese non regala sorrisi, mentre migliorano le previsioni per settembre. Montanari: "La clientela italiana fatica, si presenta con budget fissi per la vacanza e non può sforare".

Vacanze sempre più corte anche ad agosto. E la ripresa nella seconda metà del mese non si è percepita. "Ci sarà molto da fare e riflettere" avverte il presidente di Federalberghi Claudio Montanari alla luce dell’andamento di una stagione e "di un mese di agosto che è rimasto sottotono rispetto ai precedenti agosto degli anni passati. C’erano camere libere nei primi quindici giorni e purtroppo ce ne sono anche in questa seconda metà del mese. Abbiamo assistito a una ulteriore contrazione della durata media del soggiorno anche nel mese centrale dell’estate. Ormai si va sui 2-3 giorni, a volte quattro". La seconda metà di agosto sta andando meglio delle due settimane precedenti, "ma siamo comunque sotto a quanto accadeva nelle ultime stagioni". Cambiano le abitudini della clientela e questo si riflette sui prezzi medi delle strutture "che in questo mese si sono abbassati rispetto al previsto. Le persone prenotano sempre più sotto data anche in agosto e questo ha portato le strutture ad abbassare i prezzi. La clientela ha compreso che più ci si avvicina al periodo più si riesce a ridurre il prezzo".

Uno dei problemi riguarda le tasche degli italiani. Da anni ormai si dice che la clientela italiana ha risorse ridotte per fare la vacanza, "ma quest’estate le famiglie avevano budget fissi, per nulla flessibili. Cosa che ha aiutato le strutture che offrivano la pensione completa, avendo certezza della spesa, e penalizzato chi faceva solo pernottamento". Servono gli stranieri, "sono necessari – precisa Montanari –. Qualche segnale sta arrivando. Arrivano più richieste anche sul balneare da cliente tedeschi, ad esempio. Bisogna insistere sui mercati stranieri" unica alternativa a una clientela italiana che sta tirando i remi in barca. Per settembre "c’è fiducia. La scuola ritarderà l’apertura e avremo un fine settimana in più da spendere. Speriamo nel meteo. Non cambierà le sorti della stagione, ma potrebbe essere una bella sorpresa se la città rimarrà viva e aperta. Non basta l’hotel, deve esserci un’offerta complessiva, dalla spiaggia alla città. La clientela di settembre spende e vuole trovare una città viva e fruibile".

Andrea Oliva