
Una delle scritte apparse a Santarcangelo. Gli autori hanno agito nella notte
Hanno agito nella notte, imbrattando con scritte rosse e nere muri e spazi di negozi. Quattro ragazzi, di questi un minorenne e tutti residenti in Valmarecchia, sono stati fermati e identificati dai carabinieri giovedì notte a Santarcangelo. I ragazzi hanno compiuto una serie di atti vandalici, imbrattando muri ma anche macchinari e tra le scritte sono apparse frasi del tipo "Via i rom. A loro servizi gratis, a noi la Municipale e le multe", messaggi d’amore in coreano ma anche una svastica. I residenti che si sono accorti dei ragazzi hanno subito chiamato il 112 per chiedere di intervenire. Tra loro anche dei commercianti locali, preoccupati per le proprie attività. "È stato grazie al senso civico di una cittadina e al tempestivo intervento delle forze dell’ordine che si è riusciti a individuare gli autori – dice il sindaco Filippo Sacchetti – Appena ha visto i quattro ragazzi all’opera, la donna ha allertato i carabinieri, che si sono precipitati sul posto e hanno fermato e identificato i giovani. Purtroppo non è il primo episodio di questo genere (due anni fa svastiche sui muri nel giorno della memoria, ndr), qui come un po’ ovunque se ne stanno verificando troppi. Un dilagare di maleducazione e inciviltà che condanniamo fermamente, nella forma e nei contenuti da città anti-fascista quale siamo. Sono il senso d’appartenenza e di comunità i primi veri argini all’inciviltà, ma quanto accaduto dimostra che ci sono un sistema e una sinergia cittadino-tutori dell’ordine che funzionano". Sui social si sono scatenati i commenti, molti cittadini si lamentano: "È stato un fatto grave. Sono ragazzi privi di senso civico e vanno condannati. Va compreso un dissenso ma quando viene dichiarato democraticamente attraverso un sano confronto. Chi agisce con stupidità e in maniera anarchica è incivile. Chi non apprezza ciò che ha, è segno di ingratitudine e ignoranza".
A intervenire sul caso, anche l’opposizione Allenza Civica, con Jenny Dolci che da anni si batte per la sicurezza in città: "Si tratta di atti molto gravi che meritano attenzione come altri eventi accaduti, ancora più gravi: parlo dell’aggressione davanti all’ufficio postale di qualche mese fa. È da cinque anni che propongo interrogazioni in consiglio comunale o invito l’amministrazione a intervenire in tema di sicurezza. La risposta è sempre la stessa: il nostro è un paese sicuro. Ma serve rivedere i nostri piani sicurezza. Anche per prevenire atti vandalici come quello di giovedì notte".
Rita Celli