Al bar si combatte il diabete con prodotti senza zucchero

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Contribuire a un mondo migliore partendo da un percorso interiore per poi condividerlo con gli altri in un luogo d’incontro: è questo il progetto che è dietro al KB1 in via Serpieri, il primo bar chetogenico in Italia. Mirco Bastianelli, giovane imprenditore di 28 anni, è l’ideatore dietro il progetto: nella sua vita ha affrontato diversi periodi difficili sia da un punto di vista lavorativo sia emotivo. Tre anni fa cade in bicicletta si ritrova con tre vertebre rotte, rischiando di finire in sedia a rotelle, con un diabete di tipo 2, problemi ad un rene e ipotiroidismo. Si affida ad un medico a Roma che lo introduce ad una dieta chetogenica per evitare di dover fare le punture di insulina, cambiando completamente il suo regime alimentare. Questa dieta prevede una riduzione del consumo dei carboidrati e un aumento di proteine e ha lo scopo di stimolare l’organismo utilizzando i "grassi buoni" trasformandoli in energia. Intraprende successivamente il cammino di Santiago. Grazie a una riflessione introspettiva, gli vengono i primi input di quello che poi diventerà il KB1. Per due anni formula e riformula questo progetto, con l’obiettivo di creare un luogo di aggregazione dove persone con intolleranze, problemi di salute oppure semplicemente persone che desiderano condurre uno stile di vita sano, possono incontrarsi e condividere insieme momenti di vita sociale senza che il pasto rappresenti un ostacolo. "Vorrei far capire alle persone che puoi godere allo stesso modo mangiando con una dieta chetogenica. Da due anni e mezzo ho creato nel garage di casa mia le ricette che oggi si possono ritrovare nel mio bar, ho ricreato la piadina, i pancake, la brioche, il pane e molto altro.

Marzia Versiglia