
Lo spettacolo è in programma domani
Al teatro Galli arrivano le parole, i ricordi, le confessioni e le accuse di Aldo Moro, scritte durante i giorni della sua prigionia. Appuntamento a domani alle 21 con il memoriale dell’allora presidente della Democrazia Cristiana ucciso dalle Brigate rosse nel 1978 dopo quasi due mesi dal sequestro. Nello spettacolo Con il vostro irridente silenzio, Fabrizio Gifuni diventa corpo e voce di Moro, portando in scena le sue lettere rivolte a famigliari, amici, colleghi di partito e rappresentanti delle istituzioni, ma anche brevi disposizioni testamentarie e un lungo testo politico, storico e personale. Il tutto partendo dalle domande poste dai suoi carcerieri. Il titolo prende spunto da una delle lettere più forti che si trovano rileggendo il memoriale, quell’insieme di carte scritte nei 55 giorni di prigionia ad opera delle Brigate Rosse che di fatto rappresentano l’ultimo lascito di Moro. Un fiume di parole inarrestabile, in un’alternanza di registri che spazia dalle frasi più intime rivolte ai famigliari a quelle più forti, aspre, rabbiose rivolte alla classe politica. "Un fiume di parole che si cercò subito di arginare, silenziare, mistificare, irridere – spiega la regia dello spettacolo – A distanza di quarant’anni il destino di queste carte non è molto cambiato. Poche persone le hanno davvero lette, molti anzi hanno scelto di dimenticarle. te a far sentire la propria voce. Le lettere e il memoriale sono oggi due presenze fantasmatiche, il corpo di Moro è lo spettro che ancora occupa il palcoscenico della nostra storia di ombre".
Federico Tommasini