
Gaetano Callà davanti al suo ristorante, che riaprirà per l’estate
Tra i nomi circolati per il ruolo di presidente provinciale di Confommercio, dopo la prematura scomparsa di Gianni Indino, per un po’ c’è stato anche il suo. Ma Gaetano Callà, da tanti anni alla guida di Fipe-Confcommercio (la federazione dei pubblici esercizi) si è tirato subito fuori dalla corsa: "Ho troppi impegni lavorativi per potermi dedicare a un ruolo così importante che richiede tempo ed energie". Già perché Callà, 75 anni il prossimo 31 maggio, ha deciso di ributtarsi a capofitto nel lavoro. Con i suoi famigliari riaprirà presto il ristorante Terrae Maris sul lungomare di Viserba, chiuso da un paio di anni. E da quest’estate i Callà gestiranno anche un hotel.
Anziché lasciare, avete deciso di raddoppiare...
"Assolutamente. Io e la mia famiglia siamo molto felici di ripartire con il ristorante e questa nuova avventura. L’albergo che abbiamo preso si trova a pochi metri dal locale. Si tratta dell’hotel Avenusta, una piccola struttura da 20 camere. Abbiamo già cominciato i lavori di riqualificazione: sia nell’albergo, sia nel locale in vista della riapertura".
A quasi 75 anni reinventarsi albergatore è una bella sfida.
"In realtà ho già gestito hotel in passato. E quando ho iniziato a lavorare, da ragazzo, ho fatto diverse stagioni proprio come cameriere negli alberghi. Io continuerò a occuparmi prevalentemente del ristorante. In albergo darò una mano, ma a mandare avanti le attività saranno i miei figli Alessandro e Fabio. L’investimento sull’hotel è stato fatto soprattutto per loro. Ci sarà anche mio nipote. Insomma, la gestione sarà tutta famigliare. Tant’è che abbiamo scelto di chiamarlo hotel Callas…".
Che tipo di albergo sarà?
"Diciamo che sarà come stare in una pensione, ma molto comodi. Dalle 20 camere attuali, passeremo a 10 per offrire ai turisti spazi più ampi e confortevoli. Con l’hotel e il ristorante insieme daremo un servizio completo".
Sempre più hotel della Riviera chiudono le cucine per i costi e la difficoltà a trovare personale. Voi andate controcorrente.
"Noi crediamo tantissimo al nostro turismo. Che sta cambiando, è vero, ma Rimini resta una città dalle potenzialità enormi. E quando ci si è presentata quest’opportunità, l’abbiamo colta con grande entusiasmo".
Quando si parte?
"Non mi voglio sbilanciare ancora sulle date, è presto. Ci eravamo dati inizialmente l’obiettivo di aprire per Pasqua, purtroppo non ce la faremo. Saremo pronti per l’estate".
Manuel Spadazzi