Poste Italiane condannata dal giudice civile del tribunale di Rimini per aver segnalato erroneamente un imprenditore del settore alberghiero alla Centrale di allarme interbancaria-Cai, quella dei cattivi pagatori, a causa di un assegno temporaneamente scoperto. La vicenda è relativa al pagamento di un canone di affitto da 12.500 euro che l’imprenditore fa a mezzo assegno al proprietario dell’immobile che lo deposita sul suo conto banco-posta. L’assegno risulta scoperto e la segnalazione al Cai parte d’ufficio facendo registrare il nome dell’albergatore riminese in tutte le banche dati degli istituti di credito italiani. "Per noi era una segnalazione illegittima in centrale rischi - ha detto l’avvocato Thomas Coppola che difende l’albergatore - con grave danno per la reputazione dell’imprenditore. Abbiamo chiesto un provvedimento d’urgenza e il giudice ci ha dato ragione anche perché la legge prevede 60 giorni per la copertura dell’assegno cosa che è puntualmente avvenuta".
CronacaAlbergatore segnalato per assegno sospetto: Poste condannate
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