Alessandro Magnani morto: schiacciato tra il muro e la sua auto

L’uomo, 38 anni, stava appendendo volantini dell’Enel quando si è accorto che la macchina parcheggiata in discesa si stava muovendo

L’immagine dell’auto contro la massicciata (Migliorini)

L’immagine dell’auto contro la massicciata (Migliorini)

Rimini, 14 dicembre 2020 - Una tragedia assurda e che ha dell’incredibile, quella che si è consumata ieri pomeriggio a Maiolo, in Valmarecchia, dove un uomo è rimasto schiacciato dalla sua stessa auto. La vittima è Alessandro Magnani, 38 anni, residente a Cesena, dipendente di una ditta appaltatrice dell’Enel. A dare l’allarme , poco dopo le 15,30, è stato un residente di Ca’ Baldano. Era appena uscito di casa, quando ha visto la macchina contro il muro perimetrale in cemento della strada, di quelli alzati per contenere il terrapieno. Si è avvicinato per vedere che cosa era accaduto, e ha scoperto con orrore che metà dentro e metà fuori dall’abitacolo c’era il corpo di un uomo. Ha tentato di chiamarlo, sperando che fosse ancora vivo, ma ha capito che non era così. Subito ha chiamato ambulanza e carabinieri, e pochi minuti dopo la piccola frazione del Montefeltro risuonava di sirene. Quando il medico è arrivato, non ha potuto fare altro che constatare la morte dell’uomo, aveva il torace completamente schiacciato tra il muro e lo sportello della macchina, l’impatto era stato devastante e non gli aveva lasciato scampo, quasi certamente doveva averlo ucciso sul colpo. Nessuno però ha assistito alla dinamica della tragedia, e sono stati i carabinieri della Compagnia di Novafeltria che controllando minuziosamente il luogo dell’incidente e le immediate vicinanze, hanno alla fine ricostruito quello che probabilmente è avvenuto. Anche se, in mancanza di testimoni, di certezze non possono essercene. La vittima lavorava appunto per una ditta appaltatrice dell’Enel e ieri pomeriggio si trovava a Maiolo per appendere i volantini che avvisavano i residenti che il giorno dopo ci sarabbe stata un’interruzione di energia. L’operaio aveva quindi parcheggiato la sua auto su una strada in discesa, e stava appendendo i cartelli quando deve essersi accordo che la macchina si stava nuovendo. Forse si era dimenticato di mettere il freno a mano, o chissà cosa è accaduto realmente. Certo è che l’auto ha cominciato a scendere sempre più velocemente, e lui d’instinto è corso, ha aperto lo sportello e ha cercato di fermarne la corsa. Un errore terribile che gli è costato la vita. L’auto non si è fermata, ha continuato ad andare avanti prendendo velocità, e a quel punto anche lui deve essersi trovato quasi nell’impossibilità di lasciare la presa. Poi lo schianto contro la massicciata di cemento. Un colpo violentissimo che ha schiacciato l’uomo tra il muro e lo sportello dell’auto, non lasciandogli scampo. Il medico legale presume che l’operaio sia morto probabilmente subito, per quel colpo che gli ha sfondato lo sterno. Sul posto sono arrivati subito dopo anche i vigili del fuoco del Distaccamento di Novafeltria che hanno liberato il corpo dalle lamiere, e i tecnici della Medicina del lavoro, dal momento che l’incidente mortale si è rivelato di fatto un infortunio sul lavoro.