Allarme rientrato: torniamo a fare il bagno

Valori oltre i limiti "a causa del gran caldo": dopo 48 ore sono già rientrati nella norma. E i sindaci revocano le ordinanze di divieto

Migration

"Tutti i valori sono rientrati nella norma. I sindaci possono revocare le ordinanze di divieto di balneazione". La buona notizia la porta l’assessore regionale all’Ambiente Irene Priolo poco dopo le 13 di ieri, in conferenza stampa. La macchina comunicativa della Regione si è mossa per tamponare un circo mediatico in Italia e all’estero che ha fatto a pezzi l’immagine della riviera riminese dopo le analisi di Arpae che hanno rilevato sforamenti nella quantità di batteri in 28 tratti della costa regionale, 26 dei quali nel riminese. "Un episodio dovuto a particolari condizioni climatiche che ci auguriamo non si ripresentino". L’assessore non cita studi scientifici o fornisce altri dettagli, vuole chiudere la vicenda e guardare avanti. Le contro analisi effettuate da Arpae hanno mostrato, a 48 ore di distanza, che i valori di escherichia coli sono tornati nella norma. Se 500 è il limite imposto dalla legge, ha precisato la Priolo, "in generale abbiamo valori di 20 o 30, il più alto arriva a 110". Tutto in regola, insomma, e addio cartelli in spiaggia dal pomeriggio di ieri.

Passata la burrasca, anche se è un modo di dire visto che dal cielo non cade una goccia d’acqua, le acque tornano pulite, ma resta pur sempre l’incognita di cosa potrà accadere il 22 agosto quando Arpae effettuerà nuove analisi. "Non sono preoccupata" dice l’assessore relegando a un fatto eccezionale quanto accaduto martedì. "Non posso certo escludere che situazioni possano ripresentarsi, ma l’auspicio è che questo episodio non si ripresenti". La causa dei valori andrebbe dunque ricondotta solo al gran caldo, "con temperature dell’acqua costantemente sui 29 gradi", alla siccità che ha fatto mancare l’apporto di acqua dei fiumi al mare, e in generale alle condizioni meteo marine. Durante la conferenza non viene mai considerata e citata l’ipotesi dell’errore. L’esito degli esami non viene messo in discussione.

Se i cartelli se ne sono andati, sarà molto più difficile far dimenticare ai media, anche esteri, quanto accaduto. La Regione si è messa in azione, mentre gli albergatori temono la pioggia, ma di disdette. "Hanno il mio numero 150 albergatori – ribatte l’assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini –, nessuno mi ha parlato di disdette. Credo invece che siano telefonate per chiarimenti". Altro elemento sul quale l’assessore intende fare chiarezza è che i campionamenti vanno nella direzione di aumentare la qualità delle acque fornendo dunque una garanzia in più al turista. "Da una statistica di Unioncamere, le spiagge dell’Emilia Romagna e quelle del Molise, nel 2021 sono risultate le più sicure".

Andrea Oliva