"I gabbiani sono stati un vero incubo per i diportisti ospiti della darsena, e non solo. Un problema serio, quello dei ’ricordini’ che i volatili lasciavano di continuo sulle imbarcazioni, che è stato risolto da un lato grazie all’aumento delle barche a vela ospitate, che li fanno girare al largo perché non vedono le tante cime delle quali sono munite. Ma anche per l’arrivo di alcuni cormorani, emigrati qui dopo la rimozione delle scogliere lato nord, che sono nemici naturali dei gabbiani e li hanno fatti fuggire". Gianni Sorci, direttore del Marina di Rimini, da anni combatte una strenua battaglia contro l’invasività dei gabbiani, e volatili in genere.
"Eravamo addirittura arrivati a ingaggiare un falconiere con tanto di falco, imitando un’analoga iniziativa della quale eravamo venuti a conoscenza – aggiunge Sorci –. Però in quel caso, su segnalazione probabilmente di qualche associazione ambientalista, il falconiere era stato denunciato dalle forze dell’ordine, e il falco, un rapace di piccole dimensioni, aveva addirittura avuto la peggio nello scontro aereo con alcuni gabbiani". "Comunque il fatto di ospitare tante barche a vela, più di un tempo, aiuta – prosegue Sorci –. Perché i gabbiani non ci vedono molto, non hanno una vista d’aquila, e vanno facilmente a sbattere, in volo, contro drizze e sartie delle barche stesse. E dopo che c’hanno sbattuto le corna una volta, di solito restano al largo".
Quanto ai cormorani, "per fortuna sono numericamente molti meno dei gabbiani – chiosa Sorci –. In darsena abbiamo installato dei dissuasori a ultrasuoni per allontanarli. E sembra che funzionino. Ultimamente infatti si stanno allontanando dallo specchio d’acqua della darsena, e stanno cololizzando delle nuove scogliere, quelle di fronte al ristorante Somar Lungo, l’ex Molo 22, sul braccio esterno del porto turistico".
Mario Gradara