Alluvione, ponti ancora chiusi In Valmarecchia altri sfollati

In Valmarecchia prosegue il monitoraggio sulle frane e sulle infrastrutture, dopo l’ondata di maltempo. In particolare, continuano i sopralluoghi volti a capire le condizioni effettive dei ponti. Quelli più importanti "sono tutti di compentenza di Provincia e Anas. Da tempo è stato vietato l transito ai mezzi con il carico di un certo tonnellaggio, perché la manutenzione non è stata ancora eseguita", dice il sindaco di San Leo, Leonardo Bindi. Va avanti anche il lavoro per la messa in sicurezza delle strade. E sono 5 le persone ancora sfollate a a monte di Pietracuta. Ieri la strada che dalla Marecchiese porta fino al centro del paese, dove c’era un’ulteriore frana, è stata riaperta.

Due i ponti sotto stretta osservazione a Pennabilli. Uno è stato chiuso a Valpiano a causa del crollo di una spalletta. Il ponte di Rosaspina resta a senso unico alternato, ma sono in corso valutazioni per chiuderlo. Continuano, poi, le segnalazioni sul territorio di altre frane ritenute tuttavia non "preoccupanti". Il sindaco Mauro Giannini e i tecnici stanno monitorando i punti più critici. A Molino di Bascio una nuova frana è oggetto di misurazioni quotidiane per via della vicinanza ad alcune case.

A Talamello si registrano ancora criticità sempre per frane e smottamenti. E’ stata evacuata una famiglia di due persone, a causa di un crollo. Anche sul territorio di Novafeltria alcune persone sono ancora evacuate a Uffogliano. "Stiamo facendo una stima dei danni e documentando tutto anche con il drone", fa il punto il sindaco Stefano Zanchini. La pista ciclabile a fianco della Marecchiese non è ancora percorribile, ma Zanchini sta valutando se revocare l’ordinanza limitando la chiusura a un solo blocco, sul ponticello del rio Rosso. Più rassicurante invece lo stato di ponti e cavalcavia: "Stiamo facendo il monitoraggio dei ponti insieme alla Provincia – spiega Zanchini – Ma stando a quanto abbiamo appreso non ci sono pericoli sui ponti sulla Marecchiese che attraversano Novafeltria".

Andrea G. Cammarata