Alpini a Rimini, altre tre ragazze pronte a denunciare le molestie durante l’adunata

Registrata anche una segnalazione in questura attraverso YouPol, l’App della polizia di Stato pensata appositamente per le vittime di abusi

Un momento dell’adunata

Un momento dell’adunata

Rimini, 12 maggio 2022 - Potrebbe presto allungarsi l’elenco delle denunce contro i partecipanti alla 93esima edizione dell’Adunata nazionale degli alpini. Altre tre ragazze, tutte riminesi, accompagnate dai loro avvocati, sono state ricevute dalle rappresentanti dell’associazione ‘Non una di meno’, che per prima ha portato all’attenzione del grande pubblico i casi di presunte molestie. Le ragazze stanno ora valutando se presentare querela per degli episodi che si sarebbero consumati a Rimini nell’ultimo fine settimana. Seguendo dunque l’esempio della 26enne che martedì pomeriggio ha bussato alla porta dei carabinieri per mettere nero su bianco la prima vera denuncia per i fatti dello scorso fine settimana.

Aggiornamento Molestie alpini a Rimini, un vademecum per le denunce

L’ipotesi di reato, nel suo caso, è quella di violenza privata, anche se sono in corso accertamenti da parte dei militari dell’Arma e da parte della Procura di Rimini, a cui il fascicolo è stato trasmesso proprio in queste ore. La giovane ha raccontato di essere stata accerchiata e aggredita, sabato scorso in piazzale Kennedy verso le 16.30, da tre uomini vestiti da alpini, che l’avrebbero afferrata per un braccio e strattonata. La ragazza è però riuscita a liberarsi dalla presa e allontanarsi rapidamente. A confermare la sua versione un’amica, che in quel momento si trovava con lei. Accertamenti, come già detto, sono in corso: agli inquirenti il compito di ricostruire la dinamica dell’episodio.

Intanto, ieri mattina, un altro presunto caso è stato portato all’attenzione della Questura di Rimini. Formalmente non si tratta ancora di una denuncia, ma solo di una segnalazione trasmessa attraverso YouPol, l’App della Polizia di Stato pensata appositamente per le vittime di abusi, maltrattamenti e bullismo.

Una segnalazione non anonima, ma accompagnata da nome, cognome e numero di telefono, in cui una turista straniera riferisce del tentativo di approccio che avrebbe subito da parte di un uomo vestito da alpino. Quest’ultimo, stando alla versione della giovane, avrebbe tentato di leccarle i piedi.

L’autrice della segnalazione è stata sentita dagli agenti, ma per il momento ha deciso di non presentarsi in Questura per formalizzare eventuali denunce. Anche in questo caso, sono in corso approfondimenti da parte delle forze dell’ordine.

Non accenna a placarsi, intanto, la bufera che si è abbattuta sulle ‘penne nere’ all’indomani dell’adunata: numerosissime le prese di posizione di esponenti del mondo della politica, tra chi ha invitato a tenere la guardia alta e non sottovalutare le segnalazioni e chi invece si è schierato a favore degli alpini.