
La sanzione elevata dai vigili nasce da una norma del regolamento comunale del tutto particolare (Foto d'archivio)
Rimini, 17 giugno 2025 – Suo figlio, un ragazzino di 14 anni, il 28 marzo scorso era salito su un’altalena del parco Pertini di Rimini, mettendosi a dondolare. Per questo motivo la mamma del minore – una cittadina rumena di 34 anni – si è vista recapitare a casa una sanzione davvero particolare: la donna è stata multata per 64 euro dalla polizia locale di Rimini per aver consentito al figlio di salire sul gioco nonostante fosse troppo grande per farlo. La violazione è quella prevista “dall’articolo 3, comma 1, lettera m” del regolamento comunale (identico ad altri in vigore più o meno in tutta Italia), che vieta di “utilizzare le attrezzature destinate al gioco dei bambini da parte di chi abbia superato il limite dei dodici anni”. Una disposizione introdotta con l’obiettivo di evitare che qualcuno possa rompere o danneggiare le attrezzature.
"Quel pomeriggio avevo accompagnato mio figlio al parco Pertini perché doveva andare ad allenarsi al campo di calcio – spiega la donna –. Aveva ribaltato l’altalena e si era messo a dondolare. A un certo punto ho visto avvicinarsi due agenti e l’ho fatto presente a mio figlio. Lui ha subito rimesso a posto l’altalena. A quel punto i vigili si sono avvicinati e gli hanno detto di alzarsi. Non faceva nulla di male e sono intervenuta per dire all’agente che, se l’avesse rotta, l’avrei ripagata. Per tutta risposta la vigilessa mi ha chiesto di mostrare i documenti”.
"All’inizio mi sono opposta – prosegue la 34enne –, ma poi ho deciso di darli. Due mesi dopo, mi sono vista recapitare a casa questa multa. Sinceramente, non so ancora se pagherò o farò ricorso. Mi piacerebbe poter incontrare il comandante dei vigili per avere un chiarimento. Trovo assurdo che si facciano controlli del genere quando attorno alle stazioni del Metromare è pieno di spacciatori e malviventi”.
Diversa, tuttavia, è la ricostruzione della Municipale che spiega come quel giorno gli agenti fossero in servizio proprio per controllare il corretto utilizzo di parchi e aree verdi. Gli agenti hanno riferito di aver notato un ragazzino che stava utilizzando le altalene dei bambini – alcuni dei quali presenti lì attorno – in modo pericoloso e non idoneo, “tale da mettere a repentaglio la sicurezza delle persone e dei beni”. Secondo la ricostruzione dei vigili, il ragazzo avrebbe lanciato in aria per due volte l’altalena, sollevando il sedile fino a farla roteare in alto sull’asta orizzontale e subito dopo si sarebbe seduto, spingendosi con tutta forza avanti e indietro.
A quel punto, uno degli agenti si è avvicinato spiegando al ragazzo che quello non era un uso corretto dell’attrezzo. In difesa del ragazzino è quindi intervenuta la madre, affermando – hanno precisato i vigili nella loro ricostruzione – che non c’era nessun problema, perché se si fosse rotta l’altalena, lei l’avrebbe ripagata. La donna, sostengono gli agenti, si sarebbe posta nei loro confronti "in maniera ostile”. Dopo qualche attimo di tensione, gli animi si sono rasserenati. Nei giorni successivi, dopo gli obbligatori accertamenti, la polizia locale ha elevato una sanzione per la violazione di utilizzare gli impianti o le attrezzature al gioco dei bambini da parte di chi abbia superato i 12 anni di età.