Amazon, gli autisti incrociano le braccia

Oggi lo sciopero dei corrieri. La Cgil: "Poche tutele e turni massacranti, costretti a fare una consegna ogni due minuti e mezzo"

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Acque agitate ad Amazon. Dopo lo sciopero di un anno fa, oggi gli autisti che fanno le consegne per il colosso torneranno a incrociare le braccia. E stavolta la mobilitazione, a differenza di quanto accaduto il 22 marzo del 2021, non sarà nazionale: riguarderà solo il polo logistico di Santarcangelo. Lo sciopero è stato indetto dalla Cgil, nel mirino ci sono le quattro aziende (Sagit, Helios trasporti, Servizi integrati, M&M trasporti) a cui la sede di Amazon a Santarcangelo ha affidato, in appalto, il servizio di consegna dei pacchi.

Lo sciopero di oggi arriva dopo il confronto, negativo, tra il sindacato e le ditte per cui lavorano i corrieri. "La mobilitazione – spiega Massimo Bellini, segretario provinciale di Filt-Cgil – è stata decisa a causa delle condizioni e dei carichi di lavoro a cui sono sottoposti gli autisti, dell’uso distorto delle norme contrattuali, nonché del tentativo maldestro di delegittimare le rappresentanze sindacali". La musica, rispetto a un anno fa, non è molto cambiata. "Agli autisti che lavorano per Amazon Santarcangelo, le ditte che hanno in appalto il servizio di consegna impongono ritmi massacranti. Devono fare, in media, circa 180 consegne al giorno. Se guardiamo al numero dei pacchi consegnati, sono di più. In alcuni casi consegnano anche 2 o 3 pacchi allo stesso indirizzo". In pratica "devono fare, in media, una consegna ogni 2 minuti e 30 secondi". C’è poi "la questione irrisolta di multe e incidenti durante i turni di lavoro: le aziende applicano delle franchigie, così spesso i lavoratori si trovano a dover pagare di tasca propria per le infrazioni e i danni, per effetto dei contratti che le società che hanno firmato con le compagnie assicurative". Altro tema sollevato: i protocolli Covid per tutelare i lavoratori. "Non sono sempre stati attuati e rispettati dalle aziende, anzi – tuona ancora Bellini – Lo dimostra il fatto che numerosi autisti hanno preso il virus, e sicuramente si sono contagiati durante ii lavoro".

Prima di arrivare allo sciopero, assicura la Cgil, "abbiamo cercato il confronto con le aziende per avere risposte. Non è andata affatto bene, e dopo l’ultimo incontro abbiamo deciso di passare alla mobilitazione". Da qui lo sciopero di oggi, che sarà accompagnata anche da un presidio di protesta. Sono attualmente più di 250 gli autisti che lavorano per lo stabilimento di Amazon a Santarcangelo. "Aspettiamo ancora, dalle aziende, la stabilizzazione dei precari, e risposte sulle richiesta di buoni benzina e premi di risultato".