Ammainata la Bandiera blu Ma solo nella zona nord

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Ammainata la bandiera blu nella zona nord. Riassunto delle puntate precedenti. Il vessillo blu era tornato a Riccione dopo molti anni, grazie all’amministrazione uscente che aveva deciso di presentare la richiesta alla Federazione che riconosce la qualità di acque e servizi facendo sventolare il colore blu. Detto e fatto con tanto di annuncio e proliferare di bandiere issate sui pennoni degli stabilimenti balneari. Le uniche voci dissonanti erano arrivate dal Pd e da Riccione civica che avevano notato come il vessillo fosse stato riconosciuto solo per la zona centrale e quella sud, e non per la nord. Nulla è cambiato fino a quando non ci si è trovati dopo il voto con una nuova amministrazione comunale.

Oggi la bandiera blu dai bagni 130 al confine con Rimini è stata ammainata, ma "non è accaduto per un’ordinanza o provvedimento dell’amministrazione comunale – spiega la stessa amministrazione con il sindaco Angelini –. I bagnini spontaneamente hanno ritirato la bandiera".

Nelle righe si può leggere il fatto che non c’è stata battaglia con gli operatori della zona nord, ma quel simbolo "non poteva essere mantenuto perché non è stato riconosciuto alla zona nord". A quanto si apprende, nei criteri è necessario che vi sia un determinato periodo in cui la qualità delle acqua raggiunge determinati livelli. Al Marano la qualità delle acque di balneazione ha un valore eccellente, ma non lo sarebbe da un numero di stagioni sufficienti a giustificare il vessillo. Da qui la bandiera ammainata. Ma non ovunque, tant’è che la Cooperativa bagnini, che ha i propri associati fino alla zona 129, non partecipa alla contesa e con il suo presidente Diego Casadei precisa solamente: "Noi continueremo ad averla sui pennoni".

a. ol.