"Amo cambiare musica Per me è esplorazione"

Tananai si racconta tra Sanremo, tour, elettronica e nuovi progetti "Contento di essere a Bellaria, sono venuto a ballare tantissime volte"

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di Federico Guiducci

"La musica elettronica è ancora il mio mondo: Rimini è un punto di riferimento per questo genere, sono contento di suonare qui". Così Tananai, al secolo Alberto Cotta Ramusino, cantante milanese classe ‘95, che domani fa tappa nella Riviera romagnola. Non più spettatore, ma da artista. Reduce da un ultimo posto a Sanremo messo alle spalle grazie a una buona dose di autoironia e talento, domani Tananai sarà al Beky Bay di Bellaria, per l’Oltreamare Festival. E c’è da scommettere che porterà tutta la sua energia sul palco.

Tananai, ormai sei un volto noto: cosa diresti a chi ancora non ti conosce?

"Non amo fare il tipo troppo particolare, sono un ragazzo semplice, come tanti altri.Se dovessi scegliere un aggettivo, direi che sono molto onesto. Faccio musica perché mi stimola, senza preoccuparmi di piacere o meno".

Hai cominciato, come produttore, con il nome di ‘Not for us’: cosa ti ha spinto a virare verso una carriera da cantante?

"Sicuramente la voglia di cambiare. La comfort zone che avevo raggiunto nel progetto precedente mi annoiava. Scrivere e cantare sono stati il modo per uscirne, per mettermi in gioco, per rischiare. Oltretutto mi ero stufato di aspettare settimane per la voce dei cantanti (ride)".

Dobbiamo aspettarci altri cambiamenti?

"Sono molto soddisfatto di ciò che sto facendo, ho trovato un buon equilibrio. Come ho detto, però, mi piace cambiare: forse nel prossimo album vedremo canzoni metal o drill".

Com’è andata l’esperienza sanremese? Ti aspettavi tutto questo successo?

"No, assolutamente. Mi sono presentato senza grandi aspettative, sapevo che sarebbe stata un’occasione importante indipendentemente dal risultato. Cerco di prendere ogni esperienza così come viene. Anche l’ultimo posto si è rivelato positivo".

In effetti lo dicono i numeri. Il pubblico è così entusiasta anche durante i live?

"Decisamente sì. Mi ritengo fortunato, sento un forte affetto da parte dei fan. Ai concerti mi sarei aspetto di sentir cantare solo le hit, come Baby Goddamn e Sesso occasionale, mentre sono tantissimi quelli che conoscono a memoria anche i brani più vecchi. Questa per me è stata una sorpresa incredibile".

Rimini è una meta importante per la musica elettronica. È la tua prima volta in Riviera?

"No, assolutamente, ci sono stato tante volte. L’elettronica è un mio pallino fin da ragazzo e il Cocoricò è un simbolo di questo genere. La mia vita è ancora molto dentro quel mondo, probabilmente ho fatto più rave che live. Anche ora, durante i miei concerti, ritaglio sempre un momento per il dj set. Mi diverto tantissimo e sperimento cose nuove: Pasta, ad esempio, è nata proprio così".

Progetti futuri?

"Ho in cantiere tanta musica. Nonostante il tour, trovo sempre del tempo per portare avanti nuove idee. Non posso anticipare nulla, ma non mi sono assolutamente fermato".