Anche il design è etico: una bussola per orientarlo

L’idea di Tangible, realtà di Santarcangelo: "Non perdiamo la prospettiva di lungo periodo"

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Progettare per un’innovazione consapevole significa porsi delle domande sul futuro che si vuole costruire. Da questo impegno nasce l’ethical compass, la bussola etica di Tangible, società di design digitale con sede a Santarcangelo, da 18 anni sul mercato orientata ad accompagnare le aziende nel fare innovazione dei propri prodotti e servizi digitali.

Tangible si è interrogata su come offrire un’architettura del progetto etica e qui entra in gioco la bussola: uno strumento pratico e che aiuta a orientare le decisioni provando ad immaginare l’impatto che avranno nel futuro. E così dopo mesi di studi e di ricerche Tangible ha definito un modello per esplorare i futuri possibili: la bussola serve per non perdere la prospettiva di lungo periodo. "Come designer spesso navighiamo attraverso mari di incertezza e complessità – dice Nicolò Volpato, Ceo di Tangible – In questo contesto, le decisioni di progettazione potrebbero avere un impatto sulle persone e la società. Ci siamo chiesti cosa possiamo fare per condurre conversazioni all’interno del nostro team e con i nostri clienti su tali implicazioni". Ecco allora la busola etica, che riguarda principalmente cinque macro-aree da esplorare. Cinque punti cardinali: acccessibilità ed ergonomia fisica, sicurezza, inclusione, fiducia, autonomia e autodeterminazione. "Il design può essere assolutamente etico – dichiara Ilaria Mauric, head of design e partner di Tangible – Sono sempre di più i clienti che apprezzano l’utilizzo del nostro ethical compass nello sviluppo progettuale".