Anche la tintarella in spiaggia costerà di più

Aumenteranno i prezzi degli stabilimenti balneari. Mussoni (Cooperativa Rimini nord): "Spese aumentate, difficile non ritoccare le tariffe"

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Il momento si sta avvicinando: di quanto aumenteranno i prezzi dei servizi negli stabilimenti balneari della riviera? "Impossibile dirlo con esattezza perché ognuno deciderà per sé – premette Giorgio Mussoni, presidente della Cooperativa Rimini nord – ma da quanto sento dire dai colleghi diventa difficile non ritoccare i prezzi a fronte degli aumenti generali delle spese che gravano sui bagnini".

Nell’ultima settimana i primi bagnini hanno iniziato ad attrezzare le zone. Con l’arrivo di maggio arriveranno anche i clienti pronti alla prima tintarella della stagione, e al momento di chiedere il costo di ombrellone e lettino sono attese sorprese. Non essendoci più le tariffe in spiaggia diventa impossibile capire quanto potranno aumentare i prezzi.

"Per i bagnini funziona come per altre categorie – riprende Mussoni –. I prezzi sono liberi, ognuno decide per sé. Nei momenti di minor afflusso potremmo anche avere dei prezzi simili al passato o più bassi, poi quando la domanda aumenterà si alzeranno anche le cifre. Si chiama mercato". Un po’ quello che si ritrova cercando la miglior offerta negli hotel, ma nel caso degli alberghi di aumenti si era parlato nel momento in cui le bollette energetiche erano più che raddoppiate facendo lievitare le spese per la gestione delle strutture. "Anche noi in spiaggia soffriamo l’aumento dei prezzi – ribatte Mussoni –. Innanzitutto il canone demaniale è aumentato dell’8-9%, Le tele che si usano hanno visto un aumento anche del 30%, per non parlare dell’alluminio (per i lettini ndr). E che dire del gasolio, da quello che usiamo per i generatori dei soffioni a quello usato per il servizio delle ruspe per spianare l’arenile. In questo caso l’aumento è stato notevole. Non so come sia possibile recuperare simili aggravi senza fare aumenti, ma ripeto, ognuno deciderà per sé".

A sottolineare la dura legge del mercato anche Diego Casadei, presidente della Cooperativa bagnini di Riccione, che aveva fatto presente già all’inizio di marzo che l’inflazione avrebbe reso necessario rivedere i prezzi fatti dai bagnini. "I prezzi sono liberi, saranno i singoli bagnini a valutare come fare fronte agli aumenti generalizzati che colpiscono tutti, anche noi". In allarme sono anche gli albergatori che con i bagnini spesso stipulano accordi per i propri clienti. Il rischio è che nel pacchetto vacanze i conti non tornino più.

Andrea Oliva