Anfora greco romana nascosta nel garage di un ristoratore di Rimini: ecco come si è arrivati alla scoperta

L’uomo avrebbe presumibilmente acquistato l’oggetto antico da un peschereccio: alta 115 centimetri e con un diametro di 40 il reperto verrà ulteriormente analizzato per arrivare a una datazione più precisa. Per l’uomo è scattata la denuncia per ricettazione di beni culturali

L'antica anfora sequestrata da Capitaneria di Porto di Rimini e Stazione navale della Guardia di Finanza nel garage di un ristoratore di Rimini

L'antica anfora sequestrata da Capitaneria di Porto di Rimini e Stazione navale della Guardia di Finanza nel garage di un ristoratore di Rimini

Rimini, 12 settembre 2024 – Un’antica anfora di origine greco romana nascosta nel garage di un ristoratore a Rimini. Questa l’incredibile scoperta della Capitaneria di Porto di Rimini e della Stazione navale della Guardia di Finanza che hanno proceduto al sequestro dopo un'indagine coordinata dalla Procura riminese. Il provvedimento di perquisizione nei confronti del privato, un ristoratore appunto, è scattato martedì scorso.

Le indagini erano partite iniziate dopo che a luglio erano giunte segnalazioni di un peschereccio che aveva fatto ritorno in porto con un' anfora antica ripescata al largo. Seguendo queste informazioni, diffuse ma non ancora accertate, Capitaneria di porto e Guardia di Finanza (sezione aeronavale) sono riuscite a risalire poco dopo al ristoratore, forse cliente abituale del peschereccio dal quale poteva averla comprata.

L' anfora trovata con la perquisizione è un manufatto presumibilmente di origine greco-romana. Misura 115 centimetri di altezza e 40 di diametro ed era appunto nascosta nel garage di casa del ristoratore.

La successiva valutazione tecnica operata dalla locale Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, consentirà anche una più precisa classificazione e datazione del reperto. L'uomo è stato deferito alla competente autorità giudiziaria con l'accusa di ricettazione di beni culturali, reato che prevede pene che variano da quattro a dieci anni di reclusione, con multe tra 1.032 e 15.000 euro.

Le indagini sono ancora in corso per acquisire ulteriori elementi di prova, al fine di identificare anche il ritrovatore del reperto e altre eventuali persone coinvolte. Guardia Costiera e Guardia di Finanza di Rimini rammentano, in caso di rinvenimenti di oggetti dal presunto valore archeologico, artistico o di possibile interesse storico, l'obbligatorietà per legge di fare denuncia, entro 24 ore, al soprintendente, al sindaco o all'autorità di pubblica sicurezza.