"Aprite e vi rimborsiamo la tassa di soggiorno"

Il piano del Comune per convincere gli hotel a non chiudere durante le festività natalizie. "Sosteniamo chi fa girare l’economia"

Migration

"Dobbiamo sostenere gli hotel per far girare la nostra economia". La sindaca Daniela Angelini suona la carica per un Natale e Capodanno da vivere con migliaia di turisti. Per farlo servono strutture aperte e motivate. Come riuscirci? Con aiuti economici. Alcune idee sono già sul piatto, e in cima c’è la volontà dell’amministrazione di restituire l’ammontare dell’imposta di soggiorno versata per tutto il periodo delle festività. In aggiunta sindaco, assessore al Bilancio Alessandro Nicolardi e il resto della giunta valutano anche la possibilità di presentare un ‘bando caro energia’ al quale gli albergatori possono partecipare per ottenere un aiuto per contrastare l’aumento delle bollette. "Sostenere chi accoglie turisti, dà lavoro e crea indotto è una nostra priorità" questa la logica che muove le azioni della giunta a detta dell’assessore Nicolardi.

Ad oggi, stando ai sentori che circolano in Federalberghi, c’è uno zoccolo duro di una cinquantina di alberghi aperti nel periodo natalizio e a Capodanno. La differenza la fanno le decine di hotel che stanno valutando se e come aprire nel periodo di fine anno. Difficile dare stime esatte, ma questo gruppo di alberghi potrebbe aggirarsi sulla quarantina o forse più. Gli incentivi mirano a dare una motivazione in più, oltre che un aiuto economico, per l’apertura. Il Natale sarà il primo vero banco di prova dopo gli aumenti del gas per riscaldare le strutture. Percentuali di riempimento troppo basse degli hotel rischiano di non offrire margini di guadagno. La restituzione dell’imposta di soggiorno dà agli hotel la possibilità di studiare le migliori politiche di prezzo nel periodo. "Molti imprenditori turistici stanno valutando la possibilità di tenere chiusi gli alberghi – spiega la sindaca –. L’obiettivo dell’amministrazione comunale è che ciò non accada. Vogliamo sostenerli, contribuendo a generare quel clima di fiducia necessario per fare impresa. Se gli hotel restano aperti, viene garantito lavoro in tantissimi settori collegati".

‘Rimborsare’ l’imposta di soggiorno non è un regalo, spiegano dal municipio. "Se gli hotel non aprono non avremo nulla da restituire – osserva Nicolardi –. Si tratta dunque di somme che saranno a disposizione del Comune soltanto se gli alberghi saranno aperti: ed è esattamente ciò che vogliamo". Federalberghi ha accolto positivamente le azioni del Comune. "Oggi c’è grande incertezza tra i titolari degli hotel – spiega il direttore Luca Cevoli –. Nel lungo ponte di Ognissanti diversi avevano preferito restare chiusi, per poi pentirsene. Avevamo chiesto al Comune un aiuto, e questa è una buona risposta. Può rappresentare uno stimolo a crederci e restare aperti".

Andrea Oliva