MANUEL SPADAZZI
Cronaca

Aprono gli ambulatori di quartiere: "Una sanità più vicina alle persone con infermieri e assistenti sociali"

Al debutto i nuovi nodi territoriali: saranno 12 in città. "Una svolta per rispondere ai bisogni di tutti"

Al debutto i nuovi nodi territoriali: saranno 12 in città. "Una svolta per rispondere ai bisogni di tutti"

Al debutto i nuovi nodi territoriali: saranno 12 in città. "Una svolta per rispondere ai bisogni di tutti"

Rimini, 13 giugno 2025 – Non saranno (solo) ambulatori, ma veri e propri centri per aiutare i riminesi alle prese con problemi sanitari e sociali. Per una sanità "sempre più di prossimità e vicino alle persone" nascono a Rimini i nuovi nodi territoriali. Chiamati così perché, spiega lo stesso direttore generale Ausl Tiziano Carradori, "legano le diverse esigenze dei cittadini, non solo legate alla salute, cercando di dare una risposta completa ai loro bisogni". Sono 12 i nodi previsti in città, per coprire in modo capillare tutto il territorio riminese. I primi 4 sono pronti al debutto. Ieri la presentazione del progetto in uno dei 4 nodi che si preparano ad aprire: è quello del centro storico, ricavato al secondo piano della scuola ’Ferrari’ in via Gambalunga. Gli altri 3 in partenza sono nelle zone sud mare (viale Localelli 11), sud monte (via Bidente 1) e Marecchiese (via Perticara 11). "Sono stato alunno di questa scuola, uno dei primi figli di stranieri – ricorda il sindaco Jamil Sadegholvaad – Oggi alla scuola ’Ferrari’ l’80% degli alunni ha origini straniere. È importante che proprio qui apra uno dei nodi territoriali. Un luogo capace di intercettare i bisogni di tutti, anche di chi, semplicemente, si sente solo". In ognuna delle 12 strutture sarà presente un’equipe formata (a rotazione) da una ventina di operatori tra infermieri, assistenti sociali, psicologi, operatori socio-sanitari. "Ma il progetto dei nodi territoriali è nato con uno scopo preciso: oltre all’assistenza fornita nelle strutture, gli operatori andranno a casa di chi ha bisogno, favoriranno l’intervento dei servizi sociali nelle situazioni di difficoltà, cercheranno di farsi carico anche delle esigenze di chi ’sfugge’ ai nostri uffici e all’Ausl", spiega l’assessore al welfare Kristian Gianfreda.

Un progetto ambizioso, "come deve esserlo una sanità che vuole essere sempre più di prossimità – osserva Carradori – Siamo partiti da lontano negli anni, attraverso vari progetti. Questa è la risposta alle nuove sfide che la sanità pone: abbiamo ospedali e le case delle salute e ora con i nodi cerchiamo di essere ancora più vicini alle persone. Spesso non c’è bisogno di un camice bianco, ma di un approccio condiviso, integrato per indirizzare le persone verso le cure adeguate, anche in caso di sintomi precoci di malattie croniche". Ogni nodo è stato creato per rispondere "a un bacino di 15mila pazienti" con un’equipe che possa diventare "punto di riferimento per le persone di ciascun quartiere". "È un progetto – riprende Sadegholvaad – che vale l’intero mandato, per la sua importanza". Le nuove strutture, dotate ognuna di vari ambulatori e di una sala d’ascolto, collaboreranno con parrocchie e associazioni e ospiteranno anche incontri e attività per promuovere stili di vita sani. Martedì 17 giugno (alle 18) la presentazione del nodo territoriale alla scuola ’Ferrari’. La prima di una serie di assemblee pubbliche, per illustrare ai riminesi il nuovo servizio.