Rimini, arrestato rosticcere. Vendeva polli e chili di marijuana

L'uomo aveva 70 chili di droga per un valore di 700mila euro

La droga sequestrata

La droga sequestrata

Rimini, 20 gennaio 2019 - Non vendeva solo polli arrosto, il titolare di una rosticceria del centro arrestato dai carabinieri con 70 kg di marijuana che sul mercato avrebbero fruttato oltre 700mila euro. L’uomo, 33 anni, di origine pakistana, residente a Santarcangelo, è stato arrestato mercoledì sera dai carabinieri del Nucleo investigativo di Rimini. Anche grazie alle segnalazioni dei vicini di casa, insospettiti dai suoi strani movimenti. L’indagine potrebbe però essere tutt’altro che conclusa, gli investigatori dovranno scoprire se il pakistano agiva da solo, o se invece c’è dietro qualcuno.

Le segnalazioni erano cominciate ad arrivare qualche giorno prima dalla gente che vive in via Bargellona. Tutti parlavano di quello strano vicino che, quasi sempre durante la notte, entrava e usciva con una valigia in mano. Un modo insolito di comportarsi, soprattutto per uno che gestisce una rosticceria nel centro di Rimini. La prima volta passi, ma quando la situazione ha cominciato a ripetersi, hanno cominciato tutti a insospettirsi. Quel modo di comportarsi, hanno concluso, è di qualcuno che ha qualcosa da nascondere, e alla fine hanno deciso di informare i carabinieri.

La casa del rosticcere è finita così sotto controllo. I militari hanno organizzato gli appostamenti nei pressi di via Bargellona che hanno dato la conferma delle informazioni ricevute dai cittadini. La sera di mercoledì scorso l’hanno visto arrivare di notte a bordo di una Bmw di colore grigio. Dopo avere parcheggiato, l’uomo entrava in casa portandosi dietro un trolley marrone che dalla facilità con cui veniva maneggiato, era sicuramente vuoto. Dopo alcuni minuti, il pakistano usciva di nuovo, sempre con al seguito la valigia, questa volta sicuramente piena. Quindi la infilava nel portabagaglio della macchina e ripartiva.

Che il trolley contenesse qualcosa non c’erano dubbi, e visti i movimenti furtivi del negoziante doveva trattarsi di ‘merce’ speciale. A quel punto i carabinieri hanno deciso di seguire a distanza la Bmw, e dopo qualche centinaio di metri l’hanno fermata. Alla vista dei militari il pakistano è diventato parecchio nervoso, e la ragione stava in quei 4 chili e mezzo di marijuna con cui aveva riempito il trolley. In tasca aveva invece 600 euro in contanti. Il passo successivo è stata la perquisizione del suo appartamento, dove è saltato fuori il resto del tesoro. In alcuni grossi borsoni neri c’erano 60 confezioni di cellophane che contenevano in tutto 66 chili della stessa sostanza rinvenuta nel trolley. Un commerciante decisamente all’ingrosso.