Si è chiuso senza nessuna condanna il processo ai vertici di Asset Banca. Il commissario della legge ha deciso il non doversi procedere per l’ex presidente dell’istituto bancario Stefano Ercolani, essendo stata rilevata l’intervenuta prescrizione. Assoluzione invece per l’ex direttore Barbara Tabarrini, per non aver commesso il fatto. Ercolani e Tabarrini erano accusati di amministrazione infedele per la vicenda della concessione di prestiti senza adeguate garanzie, attraverso una società apparentemente terza, al gruppo De Biagi. "L’articolato dispositivo della sentenza di proscioglimento – dice Alessandro Stolfi, avvocato difensore di Ercolani e Tabarrini – relativa al procedimento penale, per le presunte condotte di amministrazione infedele e di ostacolo all’esercizio della funzione di vigilanza, a carico della dottoressa Tabarrini e del dottor Ercolani, ha confermato come lo stesso non sarebbe mai dovuto cominciare. Dopo lunghe, tenebrose, angosciose e tormentose vicissitudini processuali, è nuovamente emerso un dato sempre più incontestabile: le generiche contestazioni che hanno generato la chiusura di Asset Banca erano del tutto infondate". Tabarrini ed Ercolani promettono battaglia. "Giustizia, sotto tali aspetti, è fatta – dice il legale – ma entrambi non sono più le persone che erano agli albori di questa vicenda e ancora nessuno ha restituito loro nulla. Pertanto, l’iter per il risarcimento della globalità dei danni subiti proseguirà in tutte le legittime sedi, senza alcuna riserva, in attesa di leggere le motivazioni della sentenza di proscioglimento".
CronacaAsset Banca, prosciolti i vertici: "Siamo pronti a chiedere i danni"