Un taglio netto al costo del suolo pubblico per i pubblici esercizi di Riccione. In giunta hanno ormai deciso. Domani ci sarà la riunione per varare Riccione winter, il progetto che, come gli anni scorsi, offre la possibilità ai locali ed anche agli alberghi di ampliarsi su suolo pubblico mettendo quanti più tavolini possibile, posizionando anche verande temporanee a parziale copertura dei clienti. L’iniziativa era nata in tempo di Covid, quando i locali avevano la necessità di spazi più ampi e all’aperto per rispettare la distanza minima tra i clienti. Oggi, ha sottolineato Alfredo Rastelli presidente di Confcommercio, si tratta di una necessità per conservare incassi che possano resistere alla mazzata delle bollette energetiche. Ma durante la pandemia il suolo pubblico era gratuito perché il governo stornava ai Comuni il dovuto, in modo che i costi non gravassero sulle aziende. Ora i contributi statali non ci sono più. "Nonostante questo – spiegano dall’amministrazione comunale – abbiamo deciso di andare incontro alle richieste dei pubblici esercizi confermando quanto accadeva già in passato, ovvero la gratuità dell’occupazione del suolo pubblico per la parte in eccedenza rispetto a quanto già in precedenza occupato".
In altre parole quella porzione in più di metri quadrati occupati con tavolini già durante la fase Covid, anche per il prossimo inverno, non costerà nulla. Il provvedimento ha validità 180 giorni, e comunque non potrà superare il 31 maggio. Con questa mossa l’amministrazione auspica anche "che l’iniziativa porti a mantenere accesa la città nel periodo invernale". Era questo il timore manifestato dal presidente del Consorzio Ceccarini Maurizio Metto, che aveva sì avallato la richiesta della Fipe Confcommercio, precisando tuttavia che dopo il contributo non sarebbe stato il caso di prevedere aperture a spot solo nei weekend. "Attendiamo l’ufficialità del provvedimento del Comune – premette Alfredo Rastelli, presidente Confcommercio –. E ringraziamo per l’opportunità offerta. Diversi titolari avevano smontato le pedane, ma ora penso le rimonteranno".
Andrea Oliva