"Attività attrattive e di qualità Così si riqualifica il centro"

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Ultimata la mappatura delle attività del centro turistico di Riccione (240 quelle coinvolte finora), accompagnata da valutazioni sul posizionamento del brand e altri elementi. Il documento si presenta come supporto in vista del futuro regolamento del commercio. Lo studio che il consulente aziendale Fabio De Ponti ha svolto, supportato dal consorzio d’area di viale Ceccarini, dopo aver interessato il ‘salotto’ è proseguito nelle attigue gallerie (Viscardi, Masetti e Croce Sud), nei primi tratti dei viali Dante (dal porto al Ceccarini) e Gramsci (dal Corridoni al Ceccarini), nonché tratti centrali dei viali Milano e Virgilio, compresa la galleria del palacongressi, quindi i viali Nievo, Corridoni. In questa zona alle 240 attività mappate si aggiungono 13 locali sfitti (5%). Nel censirle, riflettendo sul alcune domande, ci si è accorti che su un 3040 per cento di tali attività andrebbe fatta una riflessione sulla loro coerenza. Come spiega De Ponti, che con la vicepresidente del consorzio, Barbara Montali, ha fatto avere lo studio al sindaco Daniela Angelini, "il 43% consiste in 109 negozi di moda, il 15% è costituito da 37 locali pubblici, ristoranti e coffee bar. Seguono 15 gioiellerie (6%), 8 gelaterie (3%), 7 ottiche (2,8%) e 7 profumerie (2,8). Si aggiungono 9 vari uffici di servizio, poste, banche, assicurazioni e agenzie immobiliari (3,5%) e 48 vari esercizi commerciali, hotel, pizze al taglio, floreali, telefonia e farmacie (19%).

"Ho svolto questo studio gratis, con alcuni collaboratori ho mappato i locali – premette De Ponti –. Questo strumento è già a disposizione di Maurizio Metto, presidente del consorzio d’area di viale Ceccarini. Ho notato interesse e voglia di lavorare sulla riqualificazione dell’area pedonale non solo sulla qualità di negozi e pubblici esercizi, ma anche su arredo urbano, sostenibilità ed eventi, fattori che concorrono a posizionare Riccione, come città dell’ospitalità per l’eccellenza". Prosegue: "Nell’affrontare il primo punto ho dato una valutazione con variabili e punteggi da 0 a 5". Le variabili riguardano "posizionamento del brand, esercizi che offrono cose uniche, identità emiliano romagnola, italianità, professionalità e coerenza con l’area pedonale, nel senso che uffici di servizio devono stare ai lati dell’area pedonale stessa. Bisogna favorire insediamenti attrattivi, professionali. La qualità non va abbassata".

Nives Concolino