FRANCESCO ZUPPIROLI
Cronaca

Audio dal garage nel mirino: scontro sui rumori post delitto di Pierina

La telecamera nei sotterranei ha registrato nuove aperture di porte e basculanti dopo l’omicidio. I legali di Louis ipotizzano la presenza di un’altra persona

L’arresto di Louis Dassilva (foto archivio Migliorini)

L’arresto di Louis Dassilva (foto archivio Migliorini)

Rimini, 26 aprile 2025 – Una porta tagliafuoco che si apre e si chiude ancora. E una basculante di un garage che si alza. Rumori, suoni ’catturati’ dalla telecamera nei sotterranei di via del Ciclamino qualche ora dopo che Pierina Paganelli è stata uccisa alle 22.13 del 3 ottobre 2023. Sarebbe questa una parte del contenuto di un ulteriore audio registrato dal dispositivo installato a una sessantina di metri da dove Pierina è stata uccisa: un insieme di rumori dalla notte dell’omicidio che potrebbe essere anche più ampio, ma la cui attribuzione e lettura viene comunque ritenuta dagli avvocati di Louis Dassilva, Riario Fabbri ed Andrea Guidi, di rilevante importanza a favore del loro assistito.

Un’interpretazione che nel merito non è stata resa nota, ma che appunto attribuirebbe a rumori rilevanti (tra cui l’aprirsi e chiudersi di una tagliafuoco e l’alzarsi di una basculante di un garage nella zona dell’omicidio a qualche ora di distanza) un significato tutto nuovo e la versione per cui ad alcune ore dal delitto, ma comunque prima del ritrovamento, una persona sia stata nei sotterranei dopo che Pierina è morta. Ma il valore intrinseco di questo audio per le indagini – o per un eventuale processo – dovrà attendere. L’interpretazione dell’elemento infatti non può essere inserita dai difensori del senegalese né nell’appello al Riesame già depositato per quel che riguarda l’ordinanza di rigetto della scarcerazione del gip Cantarini, né nell’eventuale ricorso in Cassazione contro la decisione del Riesame di trattenere Louis in carcere. Eppure, l’audio captato dalla telecamera nei sotterranei tra la sera del delitto e la mattina del ritrovamento conterrebbe rumori interessanti per ambo le parti.

Anche nella lettura che di essi fa la procura. Dall’altro lato della scacchiera giudiziaria su cui da oltre 18 mesi accusa e difesa di Dassilva muovono i pezzi per far luce sul giallo di Pierina, chi indaga infatti ha già scandagliato ogni secondo di quanto serbato nelle registrazioni audio della telecamera nei sotterranei risalenti alla notte dell’omicidio e il giorno successivo. Dunque tutti i rumori e voci captate dal dispositivo e che non siano state ritenute ascrivibili ai protagonisti dell’inchiesta avrebbero comunque una propria attribuzione logica.

Lo scontro di vedute in sostanza potrebbe ruotare attorno all’identità (e la posizione nel dedalo di garage di via del Ciclamino) della persona che avrebbe provocato tali rumori. Un’altra figura, diversa dall’indagato, che è scesa di sotto senza dare l’allarme? Una terza persona distante dal civico 31 ed estranea all’inchiesta? O il killer (nell’ipotesi accusatoria Dassilva) che torna sulla scena del crimine per ricomporre la salma e pulire tutto a tarda notte? Dubbi e domande di un giallo che ancora non ne vuol sapere di scolorire.