Auto usate comprate online e pagate con assegni falsi: sgominata l’organizzazione

Quattro le persone ammanettate dai militari della Compagnia che hanno ricostruito oltre quaranta truffe per un giro d’affari di 600mila euro

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Cercavano le loro vittime sugli annunci dei numerosi siti, dove vengono messe in vendita le auto usate. Quelle che interessavano l’organizzazione, erano soprattutto quelle di lusso che compravano pagandole con assegni falsi. I carabinieri della Compagnia di Rimini, ieri mattina hanno arrestato quattro persone: Luciano Fantini, riminese, di 62 anni, Camillo Miraglia, pugliese, di 45, Massimo Centonza, 37, di origini romagnole, e un romeno, Sorin Radu, di 46 anni. Indagato anche un libanese che è stato sottoposto all’obbligo di presentazione.

L’inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore, Luca Bertuzzi, è partita dopo una denuncia presentata l’agosto scorso da una delle vittime. Inchiesta che ha rivelato poi un panorama di dimensioni colossali. Il modus operandi era sempre lo stesso, dopo avere selezionato gli annunci sul web, cercavano di capire quale potesse essere la preda giusta, e una volta che l’avevano individuata, la contattavano telefonicamente. Quindi subentrava un altro membro dell’associazione, il quale presentandosi come un rivenditore di auto, contrattava la compravendita del veicolo e incontrava personalmente la vittima. Raggiunto l’accordo, effettuavano il passaggio di proprietà, pagando con assegni falsi, ma di ottima fattura. Un’operazione che effettuavano sempre il venerdì, in modo che il truffato non potesse accorgersi dell’inganno, essendo le banche chiuse. Le auto prendevano subito la strada dell’estero.