Avvelenò l’anziano marito per l’eredità, in aula si consuma lo scontro tra i periti

Gli esperti del pubblico ministero confermerebbero il tentato omicidio

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Scontro fra periti in aula, nel corso del processo che vede alla sbarra la donna che ha avvelenato il marito, somministrandogli del topicida. Dino Pierani, 84, nell’agoso del 2018 venne ricoverato in condizioni gravissime: stava morendo dissanguato. I medici riuscirono a salvarlo, e venne portato poi in una struttura dove morì il 1° settembre scorso. I carabinieri della Procura, coordinati dal pm Luca Bertuzzi (nella foto) arrivarono alla fine all’ex compagna, la quale confessò che l’aveva fatto per garantire l’eredità al figlio. L’anziana è accusata di tentato omicidio, ma la difesa ha sempre sostenuto che si è trattato solo di lesioni. Il perito dell’imputata, in aula ha concluso che l’avvelenamento non era tale da provocarne la morte. Al contrario degli esperti nominati dall’accusa, i quali hanno sostenuto che anche se non c’è nesso causale tra il decesso e l’avvelenamento, di fatto solo grazie ai medici che intervenirono subito sull’emorragia, riuscì a sopravvivere. La sentenza è prevista per l’8 giugno. La famiglia Pierani si è costituita parte civile con l’avvocato Luca Greco.