Azzannato ai genitali da un dobermann

Nel centro di Riccione un 21enne è stato morso nelle parti intime: 30 giorni di prognosi. Querelata la proprietaria dell’animale .

Azzannato ai genitali da un dobermann

Azzannato ai genitali da un dobermann

Azzannato ai genitali da un dobermann. Questa la terribile disavventura capitata ad un pizzaiolo di 21 anni, finito in pronto soccorso a causa delle ferite riportate a seguito dell’aggressione. Il giovane è stato medicato con due punti di sutura e dimesso con una prognosi complessiva di 8 giorni diventati successivamente 30 di malattia. Teatro della vicenda una delle vie del centro di Riccione, dove all’inizio di aprile si sarebbe consumata la spaventosa aggressione ai danni dello sfortunato ragazzo. Quest’ultimo ha deciso di rivolgersi all’avvocato Stefano Caroli per far valere le sue ragioni e di presentare una querela contro la proprietaria del cane. Il reato ipotizzato dalla parte offesa è quello di lesioni personali colpose, come conseguenza dell’omessa vigilanza dell’animale.

Il 21enne ha raccontato che quella sera di aprile si stava recando nel ristorante in cui lavora. Giunto davanti all’ingresso del locale, si è imbattuta in una sua conoscente, fermandosi brevemente per rivolgerle un saluto. La donna era seduta davanti al ristorante, in compagia del dobermann. In quel momento, stando alla ricostruzione fatta dall’autore della querela, l’animale si sarebbe sollevato sulle zampe posteriori, appoggiandosi alle gambe del ragazzo.Quest’ultimo, spaventato, si è ritratto con il bacino, scatenando – secondo il suo racconto – una reazione improvvisa da parte del dobermann, che a quel punto si sarebbe avventato su di lui mordendolo nelle parti intime. Il 21enne a quel punto comincia ad urlare a squarciagola e solo a quel punto la proprietaria si sarebbe accorta di quanto stava avvenendo. Ha tirato il guinzaglio, facendo allontanare il cane (sprovvisto di museruola). Alcuni passanti soccorrono il ragazzo, che in seguito viene accompagnato in pronto soccorso. Da qui viene dimesso con una prognosi inziale di otto giorni, che salgono successivamente a 30 a seguito di un controllo più approfondito.

L’autore della querela sostiene quindi di aver provato in tutti i modi a mettersi in contatto con la padrona del cane per cercare di chiudere la faccenda in maniera bonaria. Afferma però di non essere riuscito ad avere un confronto con la donna. Per questo motivo non gli sarebbe rimasta altra scelta che rivolgersi ad un legale per difendere i propri interessi. Di qui la decisione di contattare l’avvocato Stefano Caroli e di formalizzare una denuncia che è stata depositata nelle scorse ore in Procura a Rimini.