"Baby gang arginate? Il merito è soltanto delle forze dell’ordine"

Riccione: i sindacati provinciali di carabinieri e polizia rispondono all’amministrazione sulla sicurezza

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Se quest’estate la riviera è stata più sicura e il fenomeno baby gang pesantemente arginato "il merito è solo delle forze dell’ordine". Una risposta a muso duro quella dei sindacati provinciali di carabinieri e polizia, rispettivamente Usic e Usip con i segretari Luciano Mazzilli e Laura Casonato, dopo le parole dell’amministrazione comunale riccionese sull’attività della polizia municipale sul fronte della sicurezza. "Non riusciamo a capire perché altri soggetti si prendano il merito esclusivo di quanto ottenuto in termini di sicurezza. Sindaco e assessore, a questo punto, rendano pubblici eventuali protocolli d’intesa tra il Comune e le forze dell’ordine o i verbali degli interventi. Ma probabilmente tutto questo non è possibile e certifica il fallimento dell’amministrazione comunale". All’intervento segue la presa di posizione della minoranza di centrodestra con le liste civiche, la Lega, Forza Italia e FdI, uniti nel dire: "Non si ha memoria a Riccione di una mancanza di rispetto e di un’offesa così grave nei confronti del lavoro delle forze dell’ordine, come quella a cui abbiamo dovuto assistere in queste ore da parte dell’amministrazione Pd-Angelini e del suo assessore alla sicurezza Oreste Capocasa".

Dunque "oggi diventa un obbligo morale, oltre che un gesto di rispetto nei confronti della città, chiedere le dimissioni immediate dell’assessore Capocasa". Tornando a quanto accaduto in estate sul fronte della sicurezza, nella versione dei sindacati di carabinieri e polizia viene precisato "che il grande sforzo e gli ottimi risultati raggiunti riguardanti la sicurezza sui territori della Riviera romagnola è esclusivamente dovuto all’importante ed incisivo coordinamento delle forze dell’ordine presenti sul campo". Nel dettaglio "sono stati attuati servizi coordinati e di grande impatto, con schemi stabiliti in sede di riunioni prefettizie, con strategie studiate e eseguite in campo dal personale in maniera encomiabile e certosina. È sicuramente stato un lavoro di squadra con scelte strategiche azzeccate. Inoltre, non dobbiamo dimenticare che l’ordine pubblico è di esclusivo appannaggio del Prefetto che, assieme al Comitato Provinciale, hanno la responsabilità dell’ordine pubblico".

Andrea Oliva