Rimini: lotta alle baby gang, 800 controlli in riviera

Tre arresti da parte di carabinieri e polizia. Blindate le stazioni ferroviarie, la spiaggia e tutte le fermate del Metromare

Baby gang

Baby gang

Rimini, 11 luglio 2022 - Un altro weekend ‘militarizzato’. Fine settimana di controlli serrati tra Rimini e Riccione. Nel mirino, ancora una volta, le baby gang, intercettate dalle forze dell’ordine direttamente nelle stazioni, non appena scese dai treni. Proprio la stazione di Riccione, così come quella di Rimini, ma anche piazzale Roma, la spiaggia e le fermate del Metromare, sono stati i punti caldi di un giro di vite che ha coinvolto nella serata di sabato oltre 100 divise tra carabinieri e polizia di stato. In campo gli equipaggi di polizia ferroviaria, polizia stradale, il reparto prevenzione crimine e il reparto mobile di Senigallia, oltre alla squadra di intervento operativo e il battaglione mobile dei carabinieri di Bologna.

Un dispiegamento di forze senza precedenti, che ha dato ancora una volta i suoi frutti. Sono state ben 800 le persone identificate nel corso del fine settimana, 15 i posti di blocco distribuiti su tutto il territorio, 117 i mezzi passati ai raggi X e 39 le multe per violazioni del codice della strada. Tre le persone finite in manette. Tra di loro anche un 20enne originario della Tunisia, autore del furto con strappo di una collanina. Nei guai pure un 29enne bolognese, nei cui confronti è scattata l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, e un 45enne riminese per resistenza a pubblico ufficiale.

All’elenco si aggiungono due denunce: quella di un 38enne tunisino, accusato di tentato furto, e di un suo connazionale di 20 anni, dalle cui tasche è saltato fuori un coltello a serramanico e della droga. Riflettori puntati, come già detto, sulle stazioni dei treni di Rimini e Riccione, dove gli agenti della polizia ferroviaria hanno identificato ben 300 persone. Due gli automobilisti trovati ubriachi al volante dalla polizia stradale e quattro le patenti ritirate.

I controlli verranno ripetuti anche nelle prossime settimane, con l’obiettivo di contrastare soprattutto i fenomeni di microcriminalità legati ai flussi turistici che si riversano in Riviera. Nella notte tra sabato e domenica, la Polizia di Stato è intervenuta anche al parco Murri. A chiamare la questura è stato un ventenne italiano, che poco prima era stato aggredito e minacciato da un suo coetaneo, che dopo essersi azzuffato con lui era riuscito a portargli via lo smartphone. Gli agenti si sono messi immediatamente a perlustrare il parco, pizzicando il ladruncolo appoggiato un albero. Lì vicino è stato rinvenuto anche il cellulare. Per il malvivente sono scattate così le manette: solo dopo averlo accompagnato in questura, i poliziotti hanno scoperto che aveva fornito delle false generalità, e così è arrivata per lui una seconda denuncia.