Rimini, baby gang in trasferta. Minorenni usate come esche

Gruppi seminano il terrore con pestaggi e aggressioni: nelle bande arruolate anche ragazzine usate per attirare le vittime

Le forze dell'ordine con uno dei minorenni della baby gang

Le forze dell'ordine con uno dei minorenni della baby gang

Rimini, 13 luglio 2020 - Agiscono in gruppo, a caccia di emozioni proibite e di ’trofei’ di guerra. Dalla fine delle lockdown diverse baby gang stanno imperversando per la Riviera, soprattutto durante la notte e nei fine settimana, pestando e rapinando i loro coetanei. Venerdì i carabinieri della Compagnia di Riccione sono riusciti a prendere i cinque componenti di una di queste bande, cinque magrebini con età compresa fra i 17 e i 25 anni. Due di loro sono finiti in carcere per dei precedenti che avevano alle spalle. Gli altri tre, tutti irregolari sul nostro territorio, sono invece stati denunciati. Avevano in tasca i biglietti ferroviari fatti a Bologna con appunto, destinazione finale Rimini e la Riviera. Ma quella finita in manette è solo una delle tante baby gang che sta seminando la paura tra Rimini e Cattolica, passando per Riccione. Difficile quantificarle. E anche tra sabato e domenica hanno colpito (vedi articoli sotto). Di certo queste bande sono composte da giovani, molto spesso minorenni, che salgono sui treni da Bologna, da Reggio Emilia, persino da Piacenza, sempre senza documenti e ’calano’ in Riviera per aggredire e rapinare i loro coetanei. Da quanto appurato dagli investigatori, in massima parte sono italiani di seconda generazione, originari, molto spesso del nord Africa, che vedono in Rimini e nella Riviera in generale un posto dove è tutto concesso, dove si può fare tutto, anche pestare un quindicenne per sottrargli le scarpe griffate, la t-shirt alla moda o il cellulare. Leggi anche: Preso uno dei gruppi che hanno terrorizzato la Riviera E tra i componenti di alcune di queste baby gang ci sono anche ragazzine con meno di 18 anni, che farebbero da esca. Adocchiano il gruppo di coetanei, tre o quattro, iniziano a dialogare, poi, al momento opportuno, chiamano i rinforzi che arrivano e che seminano il terrore con calci e pugni prima di fuggire, tutti insieme, nell’oscurità con il bottino, contanti o qualche oggetto griffato. Proprio come era accaduto un paio di settimane fa ad un gruppo di giovani sammarinesi. E di colpi messi a segno in fotocopia ne sono stati realizzati diversi. I carabinieri della Compagnia di Riccione, guidati dal capitano Luca Colombari, stanno intensificando i controlli preventivi su tutte le zone più calde della città, anche nei bar e con l’ausilio dei cani, identificando i giovani avventori. Osservata speciale resta soprattutto la spiaggia che va dal Marano a piazzale Roma. E’ proprio sulla sabbia che queste baby gang trovano ospitalità. E’ lì che si rifugiano dopo le loro scorribande notturne, è lì dove finiscono per riposare con l’arrivo dell’alba. Non hanno una camera d’hotel dove passare la notte, ma scelgono di bivaccare in spiaggia, magari sperando di mettere a segno un colpo più sostanzioso ai danni di qualche malcapitato.