Baby gang, reati in calo del 35 per cento

La Prefettura diffonde i dati sulla criminalità da giugno a settembre. I numeri smentiscono rapper e dj. Il lavoro dei rinforzi

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Nel periodo compreso tra l’1 giugno e il 15 settembre a Riccione si è registrato il 22 per cento di reati in meno rispetto all’estate precedente. Sono dati, quella diffusi dalla Prefettura di Rimini, che mettono un punto fermo nella polemica sul tema della sicurezza nella Perla Verde, innescata a fine agosto dalle dichiarazioni di Emis Killa e da Francesco Facchinetti, con tanto di polverone sui social e denunce da parte della sindaca Daniela Angelini. Dati che dipingono un’immagine di Riccione diversa da quella di "una città pericolosa come Marsiglia, dove devi avere paura a farti una passeggiata sul lungomare dopo le 18", per usare le parole del rapper milanese, il quale si è poi scusato pubblicamente per le sue affermazioni.

La presenza delle forze dell’ordine durante l’estate è stata massiccia. I carabinieri della compagnia di Riccione, a cui si sono aggiunte le squadre di intervento operativi e i rinforzi arrivati da Bologna, hanno pattugliato giorno e notte i luoghi caldi, partendo dalle stazioni del Metromare fino ad arrivare alle spiagge, a piazzale Roma e piazzale Azzarita, dove non sono mai mancati i presidi mobili. Ma nel mirino è finita anche la stazione dei treni, con gli agenti della polizia ferroviaria che hanno intercettato le baby gang in arrivo dalle città dell’Emilia e della Lombardia appena scese dai vagoni. I risultati si sono visti: "riduzione del 35 per cento dei minorenni arrestati e del 56 per cento di quelli denunciati", precisa la Prefettura. Le indagini dell’Arma e della polizia di Stato si sono tradotte in 22 fogli di via, emessi dal questore Rosanna Lavezzaro, nei confronti di altrettanti componenti delle baby gang, autori di furti e rapine, che ora non potranno più mettere piede in Riviera per un periodo che va dai due ai tre anni. Per il prefetto Giuseppe Forlenza il tutto è frutto del lavoro di "analisi dello scenario complessivo portato avanti dal comitato provinciale per l’ordine pubblico e la sicurezza", unito "all’arrivo rinforzi inviati dal Viminale e alla costante presenza di reparti specialistici della polizia di Stato, carabinieri, guardia di finanza". Un dispiegamento imponente che ha consentito di blindare non solo Riccione, ma tutta la Riviera. A livello provinciale, infatti, nell’estate appena trascorsa si è registrato un calo delle rapine (-36 per cento), in particolar modo di quelle avvenute in strada (-44 per cento), anche se i furti hanno subito un lieve rialzo (+6 per cento). Crescono, sempre a livello provinciale, gli arresti (+2%), ma aumenta in maniera considerevole anche il numero di persone controllate, che in tre mesi e mezzo sono state 85mila (+75%). Le forze dell’ordine hanno inoltre eseguito, durante l’estate, 28mila sequestri di merce contraffatta. Riflettori puntati, infine, sulle strade della provincia, dove si segnala un aumento del 20 per cento dei posti di blocco e del 23 per cento delle patenti ritirate.

Lorenzo Muccioli