Baby gang, Rimini corre ai ripari "Vigilantes raddoppiati in città"

L’agenzia: "Boom di richieste da parte di bagnini, negozianti e gestori di locali della Riviera. Abbiamo dovuto assumere nuovo personale". Il Comune schiera gli street tutor in centro

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L’estate 2021 ha lasciato il segno in Riviera. Impossibile, per bagnini, negozianti ed esercenti, dimenticare le notti brave delle baby gang, tra stabilimenti balneari presi di mira, lettini fatti a pezzi, branchi di giovanissimi ubriachi, furti e rapine. Ecco perché, in vista della prossima stagione, c’è chi sta già correndo ai ripari. Cresce la domanda di sicurezza da parte degli operatori economici della nostra Provincia. La conferma arriva direttamente dagli istituti di vigilanza e dalle agenzie di security, che memori dell’ultima estate passata in trincea hanno adottato le opportune contromisure.

"Le domande sono tante, molte di più rispetto alla passata stagione – spiega Alessandro Giuliani di Vigilar – Abbiamo già raggiunto degli accordi con diversi bagnini tra Rimini e Riccione e con alcuni negozianti, specialmente nella zona di Marina Centro. A richiedere il servizio di vigilanza sono soprattutto quegli operatori che lavorano a stretto contatto con il pubblico, specialmente quando costituito da giovani o giovanissimi. La preoccupazione maggiore, per quasi tutti, è legata al fenomeno delle baby gang, con le quali abbiamo avuto a che fare già la scorsa estate". Baby gang che durante l’inverno hanno continuato a far parlare di sé per i numerosi episodi di microcriminalità nelle città del Nord Italia. Lo stesso sindaco, Jamil Sadegholcaad (nella foto in alto a destra), era intervenuto sul tema durante l’ultimo Consiglio comunale tematico sul tema della sicurezza. "È inutile nascondersi che dietro ci sta anche la questione dell’integrazione – aveva detto il primo cittadino –. Se pensiamo di agire solo alla foce del problema l’effetto escalation è pressoché sicuro. Più quartieri ghetto, più luoghi isolati, più disagio pronto ad esplodere. Vista la novità del fenomeno io credo sarebbe opportuna anche una strategia inedita che ad esempio vedesse il coinvolgimento delle altre prefetture e questure emiliane. L’esperienza della scorsa estate ci segnala infatti come frequenti nelle città emiliane i luoghi di residenza di molti dei protagonisti di queste scorrerie da fine settimana".

Molti istituti di vigilanza, a fronte del boom di domande registrate nel 2021, si erano ritrovate con le mani legate, non potendo schierare sufficienti unità di personale. "Per l’estate del 2022 – prosegue Giuliani – abbiamo raddoppiato il numero di guardie giurate: saranno circa un’ottantina quelle che impiegheremo nei nostri vari servizi, che includono anche il pattugliamento in monopattino per la prevenzione di furti, scippi e altri reati, sempre in sinergia con le forze dell’ordine. Ci siamo attivati per tempo, visto che il rilascio delle autorizzazioni da parte della Prefettura segue un iter ben preciso. Il tema della sicurezza è sicuramente uno dei più sentiti in questo momento. Comune di Rimini e Regione stanno facendo moltissimo da questo punto di vista, investendo risorse e attivando sinergie con gli operatori".

Tra le misure adottate da Palazzo Garampi c’è quella che riguarda gli street tutor mediatori della convivenza civile – così li definisce la convenzione sottoscritta con la Regione e oggetto di un finanziamento – che avranno lo scopo di monitorare alcune delle aree più calde della città, a cominciare dal centro storico e dai locali della movida, intervenendo se necessario per sedare sul nascere situazioni ad alto rischio, come risse e discussioni tra ubriachi. Dalla Vecchia Pescheria a piazza Cavour, dal Parco del Mare al ponte di Tiberio: questi alcuni dei punti che vedranno scendere in campo gli ‘street tutor’ schierati dal Comune, anche se al momento non si conosce ancora la data di partenza del progetto.

Lorenzo Muccioli