Rimini, i bagnini sognano il posto fisso: "Assunti come dipendenti comunali"

Chiedono un nuovo contratto e l’allungamento del servizio dal primo maggio al 30 settembre

I bagnini della riviera romagnola sognano il posto fisso

Marinai di salvataggio

Rimini, 4 marzo 2023 – ”Chiediamo ai Comuni costieri di farsi carico del servizio di salvamento, rendendolo a tutti gli effetti quello che è: un servizio pubblico". L’associazione marinai di salvataggio della provincia di Rimini gioca d’anticipo e mette sul piatto le richieste prima dell’estate. A partire dalla richiesta di "diventare dipendenti comunali". Altri punti chiave sono il prolungamento della durata del servizio stagionale e il rinnovo dei contratti.

“E’ il momento di aggiornare a livello normativo – proseguono i marinai di salvataggio – il periodo di balneazione adeguandolo alla nuova realtà climatica. Estendere il servizio di salvamento dal primo maggio al 30 settembre è una necessità evidente. Basta nascondersi dietro la foglia di fico dell’elioterapia che ha permesso finora ai bagnini di proseguire la normale attività commerciale senza il servizio di salvamento, a rischio dei bagnanti".

A fine della scorsa estate il servizio, da sempre a carico dei bagnini, è stato prolungato di una settimana. "Noi ci siamo – continua l’associazione guidata da Stefano Simoni – e il nostro servizio è necessario venga esteso per il bene della collettività e del comparto turistico, così come è necessario per noi rinnovare e rendere omogeneo a tutti i colleghi lo stesso contratto, scaduto ormai da troppi anni. Il costo della vita è considerevolmente aumentato e non è più possibile percepire lo stesso salario di 20 anni fa. Chiediamo quindi pubblicamente che si apra una trattativa sindacale in merito, non possiamo più aspettare".

Misano e Riccione ’presenti’, dagli altri Comuni tutto tace. "Più di due mesi fa, a dicembre, abbiamo richiesto un incontro ai Comuni costieri della provincia, incontrando a stretto giro Misano e Riccione. Da Bellaria Igea Marina, Cattolica, e dalla stessa Rimini, nonostante i solleciti, attendiamo ancora risposta". L’apertura dal capoluogo: "Abbiamo letto a mezzo stampa prima che il Comune di Rimini è disponibile nel recepire l’allungamento della nuova stagione balneare in maniera strutturale, come specificato dall’assessore Roberta Frisoni e dallo stesso sindaco ("stagione balneare tra metà maggio e metà settembre ormai anacronistica") e che gli stessi operatori balneari hanno capito che l’estate climatica "si è allungata e che quindi le condizioni per ampliare la stagione ci sono tutte, la spiaggia può lavorare anche 10 mesi". Che dire? Era ora".

Spiagge in bilico? "Riguardo al futuro delle concessioni delle spiagge – concludono i marinai di salvataggio – che ormai da anni è diventata una stucchevole telenovela, diciamo che la nostra esperienza e professionalità andrà tutelata al di là di chi si aggiudicherà le aste. Quindi per non dipendere dal futuro dei concessionari quali che siano (e dai loro bilanci aziendali) chiediamo ai Comuni costieri di prepararsi per farsi carico del servizio di salvamento". Non vanno oltre per ora i salvataggi, limitandosi a suggerire che i Comuni potrebbero ricavare dalle categorie del turismo (tassandole) gli introiti per il sostegno economico della partita assunzioni.