"Bagno sopraelevato contro le burrasche"

Il bagnino Angelo Zavatta ricostruirà il nuovo stabilimento con prefabbricati da edilizia montati su palafitte per evitare rischi

"Bagno sopraelevato contro le burrasche"

"Bagno sopraelevato contro le burrasche"

Spiaggia cancellata alla Cagnona dopo la mareggiata, la terza nell’arco di quattro mesi. Sparita la duna, per la furia delle onde che si è infranta sulle mura degli alberghi in prima linea. Operatori balneari ancor più preoccupati in prospettiva, perché dopo aver rimosso cabine e chioschi dopo l’estate, ora dovranno ricostruirli secondo i dettami del nuovo piano spiaggia – perché anche qui è in arrivo la passeggiata ciclopedonale – con investimenti pesanti. "E con un doppio rischio rispetto a tutti gli altri nostri colleghi – attacca Angelo Zavatta, titolare del Bagno Arancio, zone di spiaggia 2 e 3 –. Oltre alle incertezze dei futuri bandi imposti dalla direttiva europea Bolkestein, quelle delle burrasche che ogni volta radono al suolo le nostre strutture, da moltissimi anni".

Costruirle nuove secondo il piano spiaggia costerebbe sui 100-150mila euro a bagnino, a seconda delle dimensioni. Ancora di più per i chioschisti. "Io ho deciso che metterò delle strutture provvisorie, dei prefabbricati da edilizia – continua Zavatta – che prenderò a noleggio per l’estate, a circa 6.000 euro già montate e poi rimosse, più il collegamento per i sottoservizi. Le metterò rialzate su dei pali di fondamenta, tipo palafitte, per cercare di limitare i danni delle burrasche invernali. E saranno non in mezzo alla spiaggia, qui non c’è proprio posto, ma subito a fianco della nuova strada litoranea". Una possibilità che il Comune ha concesso a tutti gli operatori balneari del tratto a maggior rischio, fino al confine con San Mauro Mare. Nella zona, da via Italia a via Abbazia, il lungomare sarà anche ridotto a 3,5 metri di larghezza rispetto ai 5 metri.

A quanto emerge, l’amministrazione comunale intende realizzare la strada leggermente sopraelevata, sui 50-60 centimetri rispetto al livello della spiaggia. Soluzione anche questa scelta per limitare l’impatto delle burrasche (ma andrà reperita la sabbia necessaria per l’innalzamento, parecchia). "Il che, insieme alla sopraelevazione di 20-30 centimetri di chioschi e cabine – spiega l’ingegner Roberto Della Motta, tecnico del bagnino – porterà a quasi un metro la sopralevazione complessiva". Alcuni altri bagnini della zona Cagnona hanno scelto di installare cabine non provvisorie, ma quelle indicate dal nuovo piano dell’arenile. "Un investimento importante senza certezze per il futuro – spiega un operatore, chiedendo l’anonimato – che non ci fa dormire la notte. Per noi è una roulette russa, un salto nel buio. Speriamo bene".

Mario Gradara