Riccione. La missione di Lucio Conti, salvare le balene

Il riccionese vive in Messico. Negli ultimi due mesi ha liberato tre animali intrappolati nelle reti da pesca

Lucio Conti sull'imbarcazione usata per liberare i mammiferi

Lucio Conti sull'imbarcazione usata per liberare i mammiferi

Riccione - 22 gennaio 2020 - Lucio Conti è un riccionese che ha deciso di dedicare la sua vita al mare, e salvare le balene. Per questo impegno è stato insignito dal municipio del riconoscimento di ambasciatore di Riccione nel mondo. Lucio vive da tempo a Puerto Vallarta, una importante cittadina turistica nella costa dell'Oceano Pacifico messicano, è direttore generale di Dolphin Adventure. Un centro che si occupa di ricerca e interazione con mammiferi marini.

Sei mesi fa è entrato a fare parte del team di Raben (Red Nacional de Atencion a Ballenas Enmalladas). Si tratta di un gruppo di persone che al di fuori dal lavoro, dedicano il proprio tempo libero per liberare le balene impigliate nelle reti dei pescatori. Sulle coste messicane del Pacifico, nei mesi che vanno da Novembre a Marzo, transitano le grandi megattere, mammiferi che arrivano a pesare 30 tonnellate per oltre 16 metri di lunghezza.

Nel loro percorso purtroppo incontrano reti da pesca, spesso illegali, che finiscono per impigliarsi al loro corpo a causa anche dei balani, i crostacei che si attaccano alla pelle della balena. Negli ultimi due mesi Lucio ha partecipato a tre salvataggio, l'ultimo lo scorso 17 gennaio.

“Il salvataggio che si e concluso con successo (guarda le foto) - racconta Lucio -, è durato 4 ore circa, a 4 miglia della Bahia de Banderas, davanti alla città di Puerto Vallarta. La balena si e disincagliata da 36 metri di corda spessa circa 2,5 centimetri che si era aggrovigliata tra la bocca e la coda. Una grandissima emozione per tutto il gruppo dei volontari del soccorso, questa ulteriore positiva esperienza ha dato a tutti una grande carica per continuare a monitorare quella parte di oceano. Siamo pronti per aiutare questi incredibili mammiferi marini”.