Covid Rimini: discoteche chiuse per balli e assembramenti

Blitz dei carabinieri in pista: multa e stop di cinque giorni ai due locali per aver violato le disposizioni anti-Covid

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di Manuel Spadazzi

Avanti un altro. Anzi: due. Due i locali sanzionati sabato notte e chiusi per cinque giorni dai carabinieri, per aver violato le disposizioni anti-Covid e aver permesso al pubblico di ballare. Uno è il Byblos, lo storico club di Misano (quest’anno festeggia mezzo secolo in pista), che ha riaperto meno di un mese fa con la formula della cena spettacolo. Solo che nel locale, quando i carabinieri si sono presentare per fare i controlli, la cena era già finita da un pezzo e tantissimi ragazzi erano in pista a cantare e, soprattutto, ballare. Prima di intervenire alcuni militari sono entrati in borghese nel locale a osservare la situazione. Le scene a cui hanno assistito non lasciavano spazio a dubbi: al Byblos la cena spettacolo si era trasformata in una notte danzante, con assembramenti e tanti giovani accalcati tra loro e naturalmente privi di mascherina. Ai carabinieri non è rimasto altro da fare che contestare la sanzione al locale: multa di 400 euro per le varie violazioni alle norme anti-Covud e chiusura per cinque giorni. Il Byblos, che ha avuto in queste prime settimane tanti importanti ospiti, da Umberto Smaila - per la serata inaugurale - a Donatella Rettore, da Massimo Boldi a Jerry Calà, potrà riaprire da venerdì.

Stessa sorte anche al Malindi a Cattolica. Qui i carabinieri si sono presentati verso le 2 e mezza, e anche in questo caso le disposizioni anti-virus sono risultate completamente violate. Le divise hanno sorpreso tanti giovani intenti a ballare, alcuni anche sui tavoli, senza parlare degli assembramenti e della mancanza di mascherine. Anche per il Malindi è arrivata così la sanzione di 400 euro e la chiusura di cinque giorni.

Ma sabato sera erano tante le discoteche aperte in Riviera, oltre al Malindi e al Byblos. Hanno fatto serata il Pascià e il Musica a Riccione, il Living a Misano, il Classic a Rimini. Al Musica, che ha riaperto dopo quasi un anno, si poteva entrare solo su prenotazione e solo con Green pass o risultato negativo di un tampone eseguito nelle ultime 48 ore. Per andare incontro ai ragazzi, il Musica ha allestito due postazioni con medici dove poter fare il test, dal pomeriggio fino alle 22. Non è stato facile, per il personale, controllare i ragazzi all’entrata e verificare il Green pass. Era la prima sera, ma alcuni giovani più volte si sono lamentati per le (inevitabili) code che si sono formate all’ingresso. E più volte gli addetti alla sicurezza hanno richiamato i giovani in coda per entrare a indossare la mascherina.

Tampone, timbro e drink gratis al Classic di Rimini, che già una settimana fa aveva riaperto imponendo l’obbligo, per il pubblico, del Green pass o del tampone negativo. "Tanti ragazzi hanno apprezzato l’iniziativa – spiega Paolo Dettoni, il gestore dello storico locale – Così come, sabato, hanno apprezzato la possibilità di fare il tampone direttamente sul posto". Vero: centinaia di ragazzi che non hanno ancora la carta verde si sono sottoposti al test nel parcheggio. Pochi minuti di attesa e chi era negativo (praticamente tutti) otteneva il fatidico timbro sulla mano per entrare. Il costo del tampone era di 10 euro, ma chi faceva l’esame aveva un drink gratis. I controlli all’ingresso ci sono stati, qui come in tutti gli altri locali. Molto più difficile evitare al pubblico, una volta in pista, di ballare.