"Balli sicuri, non chiudeteci più"

La prima serata dopo i divieti: tutto esaurito per Peter Pan, Frontemare e Bollicine. I gestori: "La gente non vedeva l’ora"

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La febbre è ritornata. Di venerdì sera. "E adesso non richiudeteci più...". Lo chiedono i gestori delle discoteche. Lo chiedono soprattutto loro, i frequentatori dei locali, rimasti orfani della pista per più di un mese. Dopo il nuovo stop che il governo aveva imposto prima di Natale, da venerdì sera i balli non sono più proibiti. Via libera alle discoteche, ma con la capienza ridotta al 50%, l’obbligo di super Green pass e della mascherina in tutte le aree dei locali, tranne che in pista.

In Riviera pochi i locali che sono riusciti a rispondere "presente" da subito. Per una questione di tempi: il governo ha confermato il via libera soltanto in settimana, nonostante si parlasse da tempo dell’11 febbraio come data della possibile riapertura. Chi è riuscito a riaprire già l’altra sera, non è rimasto deluso. "Avevamo la gente in fila fuori dal locale già alle 21, un’ora prima di aprire", sorride il titolare del Bollicine di Riccione, Matteo Ricci. Al Bollicine (foto) si sono presentati da tutta la Romagna, "e pure dalle Marche e da altre regioni". Gianna e Caterina sono partite da Pesaro per fare finalmente serata: "Non vedevamo l’ora: di ballare, di divertirci, di conoscere altra gente...". Per via della capienza ridotta imposta dalle attuali norme, nel locale sono riuscite a entrare solo poco più di 400 persone. Qualcuno è rimasto fuori, e ha dovuto passare così la serata altrove. "Speriamo che le misure si alleggeriscano sempre più: vorrebbe dire che il peggio è finalmente passato...", auspica Ricci. Che dopo il venerdì con la musica latino-americana, per un pubblico adulto, ha fatto il bis ieri con una serata in pista dedicata ai ragazzi. "Abbiamo raddoppiato gli uomini della sicurezza, visto che tra i controlli per il Green pass e le altre norme c’è tanto lavoro da fare durante la serata".

Ma di problemi con il certificato non ce ne sono stati, né qui altrove. "Ormai le persone sono abituate, e non fanno storie. Venerdì quasi non c’era bisogno di chiederlo, tutti mostravano subito il certificato all’ingresso", dice Marco Tiraferri, uno dei soci del Peter Pan. Pure qui la serata è partita presto, alle 22, con la cena. "Ma finalmente abbiamo potuto far ballare il pubblico fino a tardi". Molti ragazzi si sono fatti centinaia di chilometri per scendere in pista al Peter, c’è chi è venuto da Milano. "La voglia era davvero tanta, i problemi sono stati zero. Speriamo di continuare così", dice Tiraferri. Al Peter, per la serata di venerdì, era stato reclutato un deejay d’eccezione, il francese Sylvain Armand, e i posti nel locale erano esaurito già da giorni.

Pienone pure al Frontemare di Rimini, che in realtà non aveva mai interrotto le sue serate, proponendo le cene-spettacolo. Venerdì sera, finalmente, ai tavoli e in pista si è tornati anche a ballare. "La gente ha bisogno di riprendersi la libertà, e noi in questa ripartenza ci crediamo", dice convinto uno dei titolari, Antono De Luca. Con la benedizione di Claudio Cecchetto, che ha salutato il pubblico del Frontemare sulle note del Gioca Jouer: "Finalmente siamo tornati in pista! E non ci fermeranno più". E se lo dice lui...

Manuel Spadazzi