Bambini e ragazzi in coda per vaccinarsi "Siamo stufi di fare quarantene e dad"

Assalto al Colosseo per l’open day rivolto alla fascia d’età tra i 5 e i 19 anni: somministrate 494 dosi, per molti è stata la prima. Francesca e Asia: "Avevamo paura, ma immunizzarsi è la cosa giusta". Giulio: "L’ho fatto per il pass, potrò tornare a giocare a calcio"

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Colazione e vaccino. Per centinaia di bambini e ragazzi riminesi la domenica è iniziata così. Sono stati davvero tanti, ieri, quelli che hanno approfittato del nuovo open day vaccinale organizzato dalla Regione e dall’Ausl, rivolto ai più giovani. Si potevano vaccinare, senza bisogno di prenotare, tutti i bambini e i ragazzi tra i 5 e i 19 anni. A Rimini la seduta vaccinale straordinaria si è tenuta al Colosseo in via Coriano, e alle 9 del mattino, quando sono iniziate le prime somministrazioni, c’era già la fila. Più di 200 persone in coda, intere famiglie ansiose di poter far vaccinare i figli. Ad accogliere bambini e ragazzi (e i loro genitori) al Colosseo, oltre all’equipe vaccinale c’erano ieri anche pediatri ed esperti, pronti a rispondere e a dissipare i dubbi sul vaccino.

Asia Vandi è arrivata accompagnata dal papà Alessandro. Non vedeva l’ora. "A me il vaccino – confessa la 14enne, che studia al liceo delle Maestre Pie – non è mai piaciuto. Ma siccome fa bene e voglio tornare a vivere normalmente anche a scuola ho deciso di farlo. Paura? Un pochino, ma poi è passata". E di paure ne avevano anche diversi genitori. Francesca, madre di Chiara, ammette: "Avevamo qualche dubbio se farlo o meno. Poi ci siamo decisi, per il suo bene. E’arrivata l’occasione dell’open day, abbiamo scelto di coglierla al volo". Il padre di Francesca Leone, 11 anni, invece di dubbi non ne ha avuti: "Siamo qui per senso di responsabilità. Se ci vacciniamo tutti, proteggiamo noi stessi e gli altri". E anche la figlia Francesca ha le idee chiare. "Voglio tornare alla mia vita normale, soprattutto a scuola. Siamo 23 in classe, 6 sono positivi e siamo tutti a casa da giorni. Non se ne può più. Appena potrò rivedere i miei compagni consiglierò loro di vaccinarsi". Anche se aveva un po’ di paura, Francesca, "ieri è andato tutto bene. Ringrazio medici infermieri, sono stati bravissimi e gentilissimi".

A sentire loro, i bambini e ragazzi che ieri hanno fatto la fila per immunizzarsi (molti hanno ricevuto la prima dose), il vaccino resta l’arma più efficace per tornare alla loro normale vita. Lo sa bene Roberto, 12 anni: "Mi sono stufato dei tamponi e della didattica a distanza, non ne posso più. In passato sono stato male dopo una vaccinazione, e avevo qualche dubbio. Ma vaccinarsi è l’unica soluzione contro questo maledetto virus". Ha 15 anni Momy Ndiaye, per lei ieri è stato il giorno della terza dose. "Abbiamo letto dell’open day – dice il padre – e ne abbiamo approfittato subito". Per Mirco Della Pasqua, 11 anni, ieri è stata inoculata la prima dose. Si è presentato insieme al fratello (anche lui si è vaccinato), e a mamma e papà. "Sono stracontento di aver fatto il vaccino. Purtroppo sono ancora pochi i compagni della mia classe che l’hanno fatto. A loro dirò di farlo subito".

Giulio Busignani, 13 anni, fino a pochi giorni fa era indeciso se fare il vaccino. E’ bastato perdere una settimana di allenamenti con la sua squadra di calcio (gioca con la società dei Delfini) per cambiare idea. Per i ragazzi sopra i 12 anni, dal 10 gennaio, è obbligatorio il super Green pass - si ottiene con la vaccinazione o la guarigione - anche per le attività sportive, sport di squadra inclusi. "E’ vero, ero dubbioso sul vaccino – confessa Giulio dopo l’iniezione – E poi un anno fa ho avuto il Covid, da asintomatico. Insomma, il vaccino mi pareva poco utile. Ma volevo a tutti i costi tornare a giocare. L’ho fatto per ottenere il Green pass...". Non è l’unico Giulio, ad aver fatto la scelta per avere il certificato. Qualunque sia stata la motivazione, l’open day di ieri al Colosseo è stato un successo: 494 le dosi di Pfizer somministrate in 11 ore. Numeri più alti a Ravenna, Forlì e Cesena, e complessivamente le dosi somministrate in Romagna durante l’open day di ieri sono state 2.161.

Intanto il virus continua a galoppare. Ieri altri 1.628 nuovi casi a Rimini (780 uomini, 848 donne), oltre mille i guariti. Stabile la situazione in corsia, anche nel erparto di terapia intesiva dove sono sempre 16 i ricoverati.

Manuel Spadazzi