Bar, turista preso a botte A processo il cameriere

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Era arrivato al pronto soccorso dell’ospedale ’Ceccarini’ di Riccione con il sangue che gli usciva dall’orecchio. I medici, visitandolo, avevano riscontrato la presenza di una emorragia interna ma anche di una brutta frattura cranica. Dopo due giorni l’uomo, un turista inglese di 49 anni, era stato ricoverato d’urgenza al ‘Bufalini’ di Cesena, a causa dell’aggravarsi delle sue condizioni. Quando i sanitari gli aveva chiesto chi fosse stato a ridurlo in quel modo, il turista aveva immediatamente puntato il dito contro il cameriere del locale nel quale aveva trascorso la nottata. "É stato lui a massacrarmi di botte" aveva detto. Una volta dimesso dall’ospedale, assistito dall’avvocato Luca Greco, aveva quindi deciso di denunciarlo per lesioni personali. Il gup del tribunale di Rimini ha rigettato ieri mattina la richiesta di archiviazione presentata dal cameriere, un ragazzo di 28 anni difeso dall’avvocato Elisa Pelaccia, disponendo per lui l’imputazione coatta. Il 28enne, dal canto suo, ha sempre sostenuto di aver agito per legittima difesa e che le ferite riportate dal cliente sarebbero state causate da una caduta accidentale dell’uomo, su di giri a causa dell’alcol. La versione era stata confermata anche dal titolare del locale, portando dunque gli inquirenti a richiedere l’archiviazione. La vicenda risale al giugno del 2021. Verso le 3 di notte, quando il bar stava ormai per chiudere, il 49enne britannico era stato invitato ad andarsene. Secondo la ricostruzione del titolare, tuttavia, avrebbe continuato ad infastidire gli altri clienti, pretendendo di continuare a bere. A un certo punto avrebbe addirittura impugnato una bottiglia di vetro, spingendo il cameriere ad intervenire con la forza. Il 49enne ha affermato, al contrario, di essere stato picchiato selvaggiamente: le sue ferite, d’altra parte, non sarebbe compatibili con una semplice caduta. Sul posto, in seguito, era intervenuta anche una pattuglia dei carabinieri.