Barista del Coconuts morta a Rimini, il casco allacciato male

Il dolore dell’amica: "Tetyana era come una sorella. Faremo una fiaccolata per lei"

INSEPARABILI Tetyana Stakhiv (a destra), la ventenne di origine ucraina morta domenica mattina in via Destra del Porto, insieme all’amica Maria Zakharova, 21 anni. Le due ragazze erano molto legate, e sognavano di aprire insieme un bar

INSEPARABILI Tetyana Stakhiv (a destra), la ventenne di origine ucraina morta domenica mattina in via Destra del Porto, insieme all’amica Maria Zakharova, 21 anni. Le due ragazze erano molto legate, e sognavano di aprire insieme un bar

Rimini, 2 agosto 2016 - Domenica pomeriggio, poche ore dopo la morte, gli amici di Tetyana erano di nuovo lì, in via Destra del porto. Nel punto in cui la loro amica ha trovato la morte. Hanno accese candele e lumini, e lasciato fiori e messaggi (FOTO). E pianto, tanto. Perché perdere un’amica di 20 anni, in modo così improvviso e straziante, è un dolore tremendo. E’ una ferita che ti segna per la vita. E ora Maria Zakharova e gli altri amici di Tetyana Stakhiv, la giovane barista del Coconuts morta sul colpo domenica mattina nell’incidente avvenuto mentre rientrava a casa con lo scooter, vogliono organizzare qualcosa di grande per lei. «Stiamo pensando a una fiaccolata – dice Maria – o comunque qualcosa di simile, subito dopo i funerali».

Ancora da fissare la data delle esequie, che si terranno alla chiesa delle Pentecoste in via Reggio Emilia a Riccione. Prima verranno fatti probabilmente alcuni esami approfonditi sul corpo di Tetyana, per capire quali fossero le sue condizioni psicofisiche al momento dell’incidente. Due i testimoni dell’impatto, un ragazzino e il padre di un amico della ragazza. Secondo entrambi la giovane barista stava guidando piano, all’improvviso ha sbandato, centrando in pieno un albero con il suo Scarabeo. Da una prima ricostruzione della polizia stradale, pare che Tetyana non avesse allacciato bene il casco, come fanno tanti altri giovani della sua età. E per questo lo scontro con l’albero sarebbe stato fatale.

«E’ come se fosse morta una parte di me – racconta Maria – Io e Tetyana eravamo più che amiche: eravamo come sorelle... Si fermava spesso a dormire a casa mia, e domenica mattina dopo il lavoro, perché anch’io faccio la barista in un locale, dovevamo incontrarci. Invece mi hanno chiamato per dirmi che aveva avuto un incidente, e mi sono precipitata subito lì sul posto».

Maria e Tetyana avevano grandi progetti insieme. «Dopo aver fatto la stagione estiva volevamo andare in Spagna, e cominciare seriamente a realizzare il nostro sogno: aprire insieme un bar. Era il nostro progetto, ne parlavamo sempre». Ora Tetyana non c’è più, «e niente potrà restituirci più il suo volto e il suo sorriso. Era una persona bellissima, e tutti quelli che la conoscevano le volevano bene».