MANUEL SPADAZZI
Cronaca

Battaglia sul palazzo della Questura. Niente sconto per la proprietà. Dovrà pagare gli oneri per i lavori

I giudici del Tar respingono il ricorso della Diegaro: la società immobiliare aveva impugnato il conto presentato dal Comune per gli interventi realizzati e il contributo di 158mila euro per i parcheggi .

I giudici del Tar respingono il ricorso della Diegaro: la società immobiliare aveva impugnato il conto presentato dal Comune per gli interventi realizzati e il contributo di 158mila euro per i parcheggi .

I giudici del Tar respingono il ricorso della Diegaro: la società immobiliare aveva impugnato il conto presentato dal Comune per gli interventi realizzati e il contributo di 158mila euro per i parcheggi .

Niente sconti ai proprietari del del palazzo di piazzale Bornaccini, che dalla fine del 2020 ospita la Questura. I giudici del Tar hanno bocciato il ricorso avanzato dalla Diegaro, la società immobiliare proprietaria dell’edificio, contro il Comune. Un braccio di ferro ingaggiato nel 2019, quando ancora erano in corso i lavori per adeguare l’edificio di 7 piani a nuova sede della Questura, dopo che l’amministrazione aveva presentato alla società il ’conto’ degli oneri urbanistici da pagare per autorizzare il cambio di destinazione d’uso di alcune parti e gli interventi da realizzare.

Nel dettaglio, alla Diegaro erano stati chiesti quasi 11mila euro per oneri di urbanizzazione primaria, altri 17mila euro per quelli di urbanizzazione secondaria, quasi 4mila per il costo di costruzione e (soprattutto) 158mila per la monetizzazione dei parcheggi. La società aveva fatto ricorso urgente al Tar per ’congelare’ il provvedimento del Comune. Ma la misura cautelare non è stata accolta né dai giudici del Tribunale amministrativo regionale, né poi da quelli del Consiglio di Stato. E il Tar, con sentenza depositata l’altro ieri, ha bocciato definitivamente il ricorso, condannando la Diegaro a pagare 4mila euro di spese legali.

Per i giudici del Tar "l’esenzione del costo di costruzione può essere consentita solamente in presenza di un duplice, stringente requisito: la destinazione funzionale dell’opera al soddisfacimento dell’interesse pubblico e la realizzazione a cura di soggetti pubblici". Cosa che non è avvenuta nel caso della Questura. I giudici ricordano che il ministero dell’Interno paga l’affitto per il palazzo di piazzale Bornaccini "e nulla impedisce che, una volta finito il rapporto di locazione, l’edificio venga rimesso sul liberto mercato". Anche la monetizzazione dei parcheggi, da parte del Comune, è corretta, perché "la destinazione di uso a uffici richiede uno standard di numero di posti auto" che l’edificio – in parte – non soddisfa. Insomma: niente sconti alla Diegaro. Il Tar ha respinto il ricorso, ritenendo legittime le richieste economiche del Comune, ha condannato la società a risarcire le spese legali a Palazzo Garampi.

Manuel Spadazzi