ANDREA OLIVA
Cronaca

Battaglia sulla pensione: chiesti 9mila euro a una signora. Inps battuta in tribunale

La richiesta per versamenti superiori al dovuto. Secondo i giudici da parte della donna non c’è dolo, l’errore è dell’Istituto

Battaglia sulla pensione. Inps battuta in tribunale

Chiesti a una signora 9mila euro per versamenti superiori al dovuto. Secondo i giudici da parte della donna non c’è dolo, l’errore è dell’Istituto .

Rimini, 29 agosto 2024 – La pensione di invalidità le dava una mano a tirare avanti. Ma quando l’Inps le ha presentato il conto, ovvero la richiesta di rimborso di 9mila euro che secondo l’istituto le erano state date indebitamente, alla donna le è crollato il mondo addosso. La fortuna della signora è stata rivolgersi alle Acli dove si trova la Lega consumatori. Il suo caso è stato preso in carico dall’avvocato Emanuele Magnani. Il risultato è stata la sentenza del Tribunale di Rimini che ha dato ragione alla signora. Non dovrà più rimborsare 9mila euro all’Inps. "L’istituto previdenziale - spiega l’avvocato Magnani - aveva ricalcolato la pensione di invalidità della signora stabilendo che quanto dato era superiore a quanto avrebbe dovuto percepire". Secondo l’Istituto nazionale di previdenza sociale la pensione che era stata erogata alla donna negli ultimi quattro anni non rispecchiava quanto avrebbe dovuto percepire. In altri termini la signora aveva superato i requisiti reddituali. L’Inps, una volta fatte le verifiche, ha richiesto alla pensionata le somme percepite indebitamente negli ultimi anni. Ed è qui che secondo il Tribunale sta l’errore. Infatti "è stato dimostrato - riprende l’avvocato Magnani - che da parte della signora non vi è stato alcun dolo. Non si possono configurare situazioni di simulazione o un raggiro del sistema". L’errore dunque era semplicemente dell’Istituto di previdenza, e per il Tribunale non poteva diventare un problema della signora. Di fatto non poteva essere la signora a pagare per un errore altrui. Per altro, rileva la Lega consumatori, l’Inps aveva insistito nella richiesta di restituzione della somma non tenendo conto della condizione economica della signora. "L’Istituto - spiega il legale - può in questi casi rivalersi anche sui retei destinati al pensionato, trattenendo la somma che ritiene di dover riprendere. In questo caso lo aveva fatto trattenendo duemila euro, che infine ha dovuto rimborsare". La signora non dovrà dare nulla all’Inps, ma non è l’unica a trovarsi in queste condizioni. "Ci stanno arrivando diverse altre segnalazioni di comportamenti simili da parte dell’Istituto. Si tratta di richieste di rimborsi relative a somme date in eccesso negli ultimi tre o quattro anni, e questo nonostante vi siano numerose sentenze favorevoli ai pensionati. Il nostro consiglio rivolto a chi si vede arrivare queste richieste è di farsi seguire affinché siano verificate le posizioni contestate. Stiamo parlando di persone che spesso con quella pensione, tutt’altro che corposa, ci vivono, e toglierla diventa un problema di sussistenza". Lega consumatori e Acli hanno aperto un nuovo sportello che offre un supporto legale. Si trova in via Circonvallazione Occidentale 58.