
Hanno incontrato assessori e tecnici. E hanno scritto ai ministeri interessati nell’analisi del progetto della variante alla statale 16. "Da Roma non ci ha risposto nessuno, ed ora dalle lettere passiamo alle proteste". Il comitato di Santa Giustina, spiega il referente Giuseppe Fabbri, non si fermerà. Già nelle prossime settimane riprenderanno le proteste nella frazione per fermare, questa volta, l’avvicinarsi della futura statale 16 il cui percorso arriverebbe a lambire le frazione portando, è questa la tesi del comitato, una serie di disagi e problemi per l’intera comunità. Dunque si scende in piazza, anzi in strada. "Abbiamo già affisso alcuni striscioni per far capire la natura della nostra protesta – riprende Fabbri -. Ne metteremo altri e torneremo a fare le nostre proteste, come già visto in passato". Fabbri si riferisce alle ‘camminate’ sugli attraversamenti pedonali. In passato i comitato aveva adottato questo metodo per mostrare come il traffico fosse insopportabile per la frazione tagliata in due dalla via Emilia.
"Torneremo a camminare’, dobbiamo solo stabilire il giorno di inizio". Intanto sugli striscioni trova spazio anche l’ironia. Su uno di questi si trova scritto: ‘Volete portare la statale Adriatica, allora vogliamo anche il mare’.
Il progetto della variante alla Ss16 su cui Anas lavora da tanti anni prevede il cambiamento di sedime nella zona nord di Rimini. Questo comporta, oltre al passaggio su una vasta area agricola sui due lati dell’attuale Tolemaide, anche l’avvicinamento alla frazione di Santa Ciustina, con il tracciato che correrà a fianco del percorso dell’autostrada, sul lato mare. Siamo a ridosso della frazione di Santa Giustina. "Tale progetto provocherà danni irreversibili da un punto di vista ambientale" ribatte il comitato. "Allo stato attuale Anas ha nuovamente chiesto la proroga della Valutazione di impatto ambientale (Via) scaduta per la seconda volta dal 2013, anno di approvazione del progetto. Inoltre il finanziamento necessario per la realizzazione del progetto deve essere rivisto tenendo conto dei costi notevolmente aumentati in questi ultimi anni".
Per il comitato la variante alla statale non è necessaria. "Basterebbe allargare l’attuale Ss16 nel tratto a due sole corsie, nella zona nord. Lo si può fare per un tratto di circa 6 chilometri senza la costruzione di nuove strade".
Andrea Oliva